Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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La befana vien di notte

Elena Bottari Gennaio 6, 2013

Il giorno dell’Epifania è noto per essere “la festa della Befana”, arzilla vecchietta che, sacco in spalle, distribuisce doni e carbone a tutti i bambini. Si racconta che la Befana sia una vecchia signora che si rifiutò di accompagnare i Re Magi a Betlemme, poi se ne pentì e andò a cercarli portando con sé un cesto di dolci e frutta ma non riuscì a trovarli e continua tutt’oggi a fare regali per farsi perdonare.
La aspettiamo cantando la più famosa delle filastrocche a lei dedicate

La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, con le toppe alla sottana
Viva, Viva la Befana!

E cogliamo l’occasione per pubblicare una bellissima filastrocca di Gianni Rodari, Voglio fare un regalo alla Befana

La Befana, cara vecchietta, va all’antica, senza fretta.
Non prende mica l’aeroplano per volare dal monte al piano,
si fida soltanto, la cara vecchina, della sua scopa di saggina:
è così che poi succede che la Befana… non si vede!
Ha fatto tardi fra i nuvoloni, e molti restano senza doni!
Io quasi, nel mio buon cuore, vorrei regalarle un micromotore,
perché arrivi dappertutto col tempo bello o col tempo brutto…
Un po’ di progresso e di velocità per dare a tutti la felicità!

L’Epifania è un evento della tradizione cristiana che commemora la prima apparizione pubblica di Gesù e rappresenta l’adorazione da parte dei Magi che giunsero a Gerusalemme 12 giorni dopo la sua nascita, il 6 gennaio. La parola Epifania significa manifestazione, apparizione divina. In alcune regioni d’Italia si usa “bruciare la vecchia” nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. Un’usanza che sa un po’ di misoginia clericale, ma ha invece un significato antico, legato alla tradizione latina.
L’Epifania chiudeva i festeggiamenti per i Saturnalia, le festività in onore del Dio Saturno che commemoravano il Solstizio d’inverno. La madre Terra, giunta al solstizio come una vecchia decrepita, stanca dopo aver dato tutti i suoi frutti ed energie, desidera riposare e si lascia incenerire dal fuoco.

Un bellissimo adattamento animato di una celebre commedia di Shakespeare, La dodicesima notte (corrispondente all’Epifania) chiamata in questo modo per il numero dei giorni che trascorrono dal Natale fino alla festività, può essere una buona idea per festeggiare la ricorrenza con i bambini.

La fotografia è di National Library of Ireland on The Commons via Flikr

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