Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Costruisci una bee-box, casetta per api solitarie

Elena Bottari Aprile 27, 2018

Siamo abituati a pensare alle api in modo stereotipato e poco informato. Oltre alle api domestiche e comunitarie che vivono in alveari e producono il miele in una società fortemente specializzata, ci sono le api solitarie che vivono nei prati, non pungono e non producono miele. La loro vita di grandi impollinatrici è più libera e numerosissime sono le api che popolano la grande famiglia delle solitarie (550 specie solo in Europa). Ci sono le api muratrici, le api faccia gialla, le api tagliafoglie, le api dai piedi pelosi i e le api cardatrici di lana. Alcune fanno il nido nel terreno o nelle casette delle lumache, altre, come la chalicodoma sicula, depongono le uova in palle di fango sospese a rami. Canne di bambù o canne palustri, cilindretti di carta e intertrstizi sono un’ottima soluzione abitativa e un’ottima nursery dove deporre le uova. Ecco quindi che ognuno di noi può aiutare le api solitarie riempiendo di fiori balconi e giardini, evitando pesticidi e creando alberghi per api. La prossima riunione di condominio potrebbe essere l’occasione giusta per sensibilizzare i vicini a piantare calendula, lavanda, origano, timo, girasole e tante altre essenze gradite alle api oltre che a installare una casetta per api raminghe.

Camminando in un prato è frequente imbattersi in piccole api pelose chiamate osmie o in insetti pronubi più grandi come i bombi ma esistono molti altri insetti che svolgono la stessa cruciale funzione. Gli scienziati hanno infatti riscontrato che il 25-50% delle visite ai fiori è attribuibile a insetti diversi dalle api mellifere. Inoltre, mentre questi insetti sono meno efficaci a depositare il polline, il loro tasso di visita è superiore a quello delle api domestiche. Anche pistrelli e uccelli svolgono la medesima funzione in molte zone del mondo. Neonicotinoidi (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam), inquinamento e riduzione degli habitat minacciano la sopravvivenza delle api mellifere e raminghe, della vespe, dei bombi e degli insetti impollinatori.

Chi sono gli insetti pronubi o impollinatori?

  • Api
  • Vespe
  • Farfalle
  • Falene
  • Sirfidi come la sfinge del gallio
  • Coleotteri (scarabei, coccinelle, scarabeo red soldier)

La casetta per api solitarie che abbiamo scelto è di Bee-sogno e, oltre ad essere bella e robusta, ha un piano estraibile con il soffitto in plexiglas che permette di osservare le larve. Perfette a scopi didattici, queste casette vanno posizionate a sud/sud-est (osserva la posizione del sole alle 9 se non hai la bussola) e nelle vicinanze di zone di terreno libero da erba in modo che le osmie trovino il fango di cui hanno bisogno per sigillare le celle.

Casetta api

Per chi volesse cavarsela con meno ingombro, ci sono le bee-box con cannucce realizzate in carta ecologica, 2 set al prezzo di 20 euro. Le bee-box però si possono anche fare in casa. Ecco come abbiamo fatto noi, creando una casetta con una grande bottiglia di shampoo e canne di bambù, perfetta per ospitare le uova e il polline di cui le larve si ciberanno. Assieme alle canne di bambù ci sono anche alcune cannucce di carta arrivate in regalo con la casetta. Se hai un trapano, puoi anche prendere un pezzo di legno, meglio se una porzione di ramo ancora proovvisto di corteccia, e praticarvi dei fori di diverse dimensioni, perfette per ospitare nuovi inquilini.

Materiale per la realizzazione della bee-box autoprodotta

  • Barattolo di plastica
  • Canne di diverse dimensioni
  • Elastici
  • Viti o supporto stabile

Come creare il rifugio per api solitarie in miniatura

  1. Crea il contenitore della bee-box tagliando una bottiglie di shampoo con il cutter, come abbiamo fatto noi o utilizza un barattolo riciclato
  2. Fai due buchi sul fondo del barattolo
  3. Inserisci le canne bloccate con i due elastici
  4. Metti due viti nei buchi
  5. Avvita il tutto ad un supporto di legno o trova na collocazione stabile per la bee-box

Abbiamo provato ad inserire due cilindri non proprio di origine naturale ma vediamo cosa succede. Qualcuno potrebbe apprezzare queste confezioni di aspirine riciclate a scopo abitativo!

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