Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Ogni volta che disegni, chiacchieri con il tuo inconscio

Elena Bottari Ottobre 9, 2013

Da quanto tempo non prendi in mano una matita per disegnare? Sicuramente alcuni di voi lo fanno, per diletto o per professione, ma la maggior parte delle persone ad un certo punto della vita smette di disegnare. E’ un gran peccato perché i disegni ci avvicinano al nostro inconscio e, in qualche modo, ne sono forma e specchio.

Spesso succede che ci si ritrova a fare qualche scarabocchio mentre si è al telefono o quando si assiste a qualche conferenza, se nella cartellina di benvenuto ci sono carta e penna.

Il disegno è un modo di dare forma ad un pensiero o ad un’immagine, attraverso l’uso di segni, punti e tratti. E’ il modo in cui gli esseri umani interpretano l’ambiente, sia esterno che interno. E’ un modo di esprimersi che ha accesso diretto all’immaginazione ed alla creatività ed è anche il modo più semplice di comunicare.

Hai mai pensato a cosa provi quando disegni? Se focalizzi l’attenzione su di te puoi accorgerti che si mettono in moto meccanismi tanto interessanti quanto importanti. Uno di questi riguarda l’attenzione. E’ una sorta di “rapimento” della mente, l’attenzione è concentrata su di un foglio e su una matita e resti un po’ sospeso nell’attesa della ispirazione creativa oppure della giusta spinta per iniziare nel caso tu abbia deciso di copiare un’immagine.

Se scegli di lasciarti guidare dalla creatività (e non dire che non ne hai perché non ci crediamo, semmai non sai dove l’hai messa!!!) il “rapimento” della mente è maggiore e, oltre all’attenzione, si smuovono altri meccanismi. Ad esempio la curiosità: chissà cosa ne verrà fuori, chissà cosa disegnerò, chissà da dove arriva la cosa che ho disegnato?

Se ti soffermi ad ascoltarti puoi sentire anche un sottofondo di serenità che ti accompagna: tutto il resto è fuori.

Ma può accadere anche l’esatto opposto, quello cioè di sentire l’urgenza di smettere perché quello che stai facendo ti sembra inutile, infantile, stupido, non finalizzato. Puoi anche sentirti frustrato perché il tuo disegno è brutto, perché non riesci a disegnare nulla, perché ti sembra di sprecare il tuo tempo quando potresti fare altro.

Il disegno, in ogni caso, apre una finestra su di ognuno di noi e da quella finestra ognuno può iniziare ad intravedere un panorama che affaccia direttamente sul proprio io; alcuni possono vedere anche uno scorcio di preconscioe, coloro che hanno una prospettiva più ampia, possono arrivare ad intraveder messaggio che arrivano dall’inconscio.

Il disegno agevola l’espressione di quelle parti di noi che siamo meno abituati a contattare, quelle parti che tendiamo a lasciare un po’ in disuso e a manifestare di meno.

Guarda questo quadro di Paula Dias.

Tera di Paula Dias

Non ti sembra che comunichi direttamente con il tuo incoscio?
A cosa ti fa pensare quel vestito rosso? Cosa rappresenta la barchetta di carta?

Cosa avresti voglia di disegnare?
Disegnare, dipingere, colorare sono attività che ci permettono di accedere al nostro mondo poetico.
Buoni disegni allora 🙂

 

 

 

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