Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

0

La riproduzione sessuata: le parti del fiore

Elena Bottari Gennaio 31, 2019

I vegetali si riproducono in due modi: uno asessuato che dà origine ad esemplari uguali al donatore e uno sessuato che amplia la diversità genetica del nuovo nato e favorisce il processo evolutivo.

Riproduzione asessuata dei vegetali

Il metodo asessuato, detto anche riproduzione vegetativa, è la talea. Nel caso delle piante succulente basta piantare una foglia in un terreno sabbioso per veder nascere delle radici e poi una vera e propria pianta. Le spore delle felci  e la divisione delle piante in cespi, così come il prelievo di nuovi fittoni o polloni e la loro messa a dimora, sono altri esempi di riproduzione vegetativa.

Riproduzione sessuata dei vegetali

Il metodo sessuato prevede la fecondazione (la fusione di due cellule sessuali), l’impollinazione e la presenza di cellule sessuali maschili (polline) e femminili (uovo).

Cosa si intende per embrione nella riproduzione sessuata delle piante?

Un piccolissimo ammasso di cellule dalla forma allungata composta da una radichetta, da un minuscolo fusto e da foglioline microscopiche, i cotiledoni.

Dove si trova l’embrione?

L’embrione sarà racchiuso nel seme del frutto che arriverà dopo l’impollinazione del fiore.

I vegetali che producono fiori appartengono alla famiglia delle angiosperme. Le piante possono essere monoiche o dioiche ovvero possono ospitare fiori maschili e femminili oppure di un sesso solo e quindi l’impollinazione avviene “a distanza”.

Anche i fiori possono essere ermafroditi (monoclini) o diclini (presentano gli organi caratteristici di un solo sesso).

Esistono tre diversi tipi di impollinazione:

  • autoimpollinazione o autogamia, in un fiore ermafrodita il polline è trasportato dagli stami al pistillo del medesimo fiore o tra fiori dello stesso individuo
  • impollinazione incrociata o allogamia, l’impollinazione avviene tra fiori appartenenti ad individui diversi della stessa specie
  • ibridazione o ibridogamia, l’impollinazione avviene tra individui di specie diverse

La natura non premia l’autogamia che diminuisce la variabilità genetica. Per questo esistono piante dioiche, individui unicamente maschili o unicamente femminili per cui l’unica impollinazione possibile è quella incrociata. Per lo stesso motivo negli organi sessuati di piante monoiche e di fiori ermafroditi, la maturità sessuale dei diversi organi sessuati avviene in momenti diversi. In alcuni fiori che presentano organi sessuati maschili e femminili, il polline non riuscirà mai a raggiungere lo stimma per via della conformazione di quest’ultimo (ostacoli fisici).

Esistono tre tipi di impollinazione:

  • anemogama: avviene tramite il vento
  • idrogama: avviene grazie all’acqua
  • zoogama: avviene grazie ad animali detti pronubi o impollinatori  (mosche, api, farfalle, zanzare, uccelli, pipistrelli, roditori, marsupiali…)

Impollinazione zoogama o zoofila

Il successo dell’impollinazione zoogama è stato favorito da processi di coevoluzione tra vegetali e animali: le piante hanno iniziato a difendersi dagli erbivori e a produrre sostanze che richiamassero gli insetti. Alcuni fiori hanno cominciato a produrre nettare e gli insetti hanno adattato la propria anatomia di conseguenza, modificando ad esempio la forma dei propri apparati boccali. I fiori zoofili hanno inoltre sviluppato colori sgargianti e profumi per richiamare impollinatori.

Leggi anche:

La fotografia in anteprima del fiore Tartarian Honeysuckle è dell’Archivio provinciale di Alberta

Archiviato in:

Lascia un Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Login to your account

Can't remember your Password ?

Register for this site!