Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Lavoretto semplice a tema pasquale: un anatroccolo di pastina

Elena Bottari Marzo 4, 2013

Abbiamo pensato ad un lavoretto semplice e pasquale per bambini piccoli. Avvicinarsi alla Pasqua, per noi, significa prepararsi all’osservazione della natura. Aspettando di camminare per boschi, disegnamo quindi un anatroccolo da colorare e da completare con colla vinilica diluita in acqua, da spalmare con il pennello e da ricoprire con una cascata di pastina piccola.
L’anatroccolo ultimato è un ottimo motivo ornamentale per un biglietto d’auguri!

Se non ti va di usare la pastina, puoi utilizzare brillantini dorati che sono sempre molto apprezzati dai bambini. Se non vuoi servirti del cartoncino nero, puoi scegliere un colore diverso e incastonare un azuki nerissimo all’altezza dell’occhio dell’anatroccolo.

Se preferisci realizzare tutto l’anatroccolo “a mosaico” naturale, ti consigliamo di usare lenticchie rosse per le zampe e per il becco.
Capita spesso di trovare piccolissime quantità di legumi scaduti nella dispensa, questo può essere un bel modo di dar loro un senso anche se non li si può più mangiare e per far conoscere i semi ai bambini.

Se ti piace, scarica il modello del nostro anatroccolo (947 k in formato in formato compresso).

Un esempio meraviglioso di amore immenso per la natura e per gli anatroccoli in particolare ci viene dal mitico Konrad Lorenz. Quando era bambino, si fece regalare un pulcino d’anatra che iniziò a curare assieme ad una bambina che sarebbe diventata sua moglie 🙂 Anche lei aveva un piccolo da accudire, proveniente dalla stessa nidiata di quello di Konrad.

 […] io, che a quel tempo avevo appena sei anni, fui a mia volta imprintato nell’essenziale interesse verso gli anseriformi, mentre mia moglie, che aveva nove anni, non fu colpita da questa innocua follia. L’amore per gli anatidi che mi prese allora e che ancor oggi mi possiede, forse è buona esemplificazione di come anche negli uomini possano verificarsi imprinting irreversibili. Quantunque in quell’estate del 1909 ci sentissimo già troppo superiori per giocare all’«anatra», svolgevamo tuttavia il nostro ruolo di «madri anatre» con grande dedizione e passione. 

Questa sì che è una gran storia d’amore 🙂

Se la tua creatività non è ancora sazia, leggi il nostro articolo sugli addobbi pasquali o dai un’occhiata ai nostri disegnini di Pasqua!! Non te ne pentirai 🙂

Articolo di Elena Bottari

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