Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

0

Natale, il dilemma dei regali

Elena Bottari Ottobre 8, 2012

Buon Natale di cuore, perché basta il pensiero… a volte, è perfino troppoAlbero di natale di luci colorate

Fenomenologia della strenna natalizia

Puntualmente ti ritrovi a cercare i doni natalizi. Ad una certa età si ha acquisito un metodo a prova di Babbo Natale: si fanno elenco, ipotesi e, soprattutto, conti.

Nella speranza di trovare l’oggetto magico che risolve il problema di accontentare tutti i gusti e tutte le tasche, girovaghi un po’ per le vie del centro a guardar vetrine.

Primo dubbio: “In centro vado in macchina o con l’autobus?”.

Se scegli la prima opzione è necessario munirsi di pazienza e di serbatoio pieno, perché la coda per strada è pazzesca ed il parcheggio non  lo trovi. Poi siamo sotto Natale, credenti o no, l’atmosfera ci colpisce tutti. Vuoi sentirti più buona. Perché inquinare ulteriormente questa aria irrespirabile?

Scegli la seconda opzione, l’autobus. Il clima quest’anno è particolarmente mite, ma trenta minuti fermi alla pensilina sono davvero tanti e i brividi ti tengono compagnia facendoti rimpiangere gli scaldamuscoli di alpaca multicolor lasciati nel cassetto.

Finalmente arriva il bus. Tra una spinta e l’altra riesci  ad obliterare il biglietto. Dopo qualche fermata inizia il tormento e un pensiero diventa assillante: ”Adesso non ne posso più, io scendo”. Poi uno stratagemma si fa strada nella mente ed inizi a contare le fermate che mancano per la libertà. Cambia il pensiero: “Solo più cinque fermate e scendo” ed inizia il conto alla rovescia.

Alla ricerca dell’idea originale

Fuori dal mostro di lamiera inizi a guardarti intorno per decidere da che punto incominciare questa esplorazione metropolitana. Destra o sinistra? Ultimamente questa domanda te la sei fatta più volte  e la storia dimostra che ci sono uguali probabilità di girare da una parte o dall’altra. Vai dove ti porta il cuore.

Il primo negozio è una profumeria …. e si sente da qualche metro di distanza. Appena entri, una gentile commessa, dal viso già segnato dalla stanchezza, si avvicina per sapere se può esserti utile. Sì, certo che potrebbe, intanto vorrei quella crema che fa scomparire le rughe e le occhiaie. Ma non funziona, perché anche lei ha le occhiaie e certamente le avranno fatto usare quella potente crema, sotto il chilo e mezzo di cerone che le hanno fatto stendere sul viso. Andiamo altrove.

Un negozio di abbigliamento ti attira. In vetrina un albero natalizio d’oro e argento, fiocchi di neve artificiale qua e là, vecchie foto di Marilyn e Audrey fanno da sfondo. In primo piano un cappotto meraviglioso, sotto un abito da mille e una favola. Entri rapita da questa atmosfera da sogno, senza badare ai prezzi che, per non guastare questo incanto, sono quasi mimetici. Anche qui ti raggiunge una gentile commessa, ma ha una sorta di smorfia sul viso che trasmette chiaro il suo pensiero: “Che vuole qui, sta morta di fame?”.

Ti fingi indifferente, ma proprio non lo hai il coraggio di misurare tutto quello che ti piacerebbe indossare, sapendo già di non potertelo permettere. Esci, come se non avessi trovato nulla di soddisfacente.

E facciamola questa follia di Natale

Le scarpe e le borse, ecco cosa può fare vacillare la salute mentale di una donna.”Quello stivale è mio, costa tanto, è vero, ma me lo merito. Entro e lo provo”.

La folla è maggiore che sull’autobus. Decine di donne in visibilio, chi per una scarpa, chi per uno stivale, chi per una borsa. In sottofondo un vociare di: “Mi serve proprio una scarpa così. Non ce l’ ho e non posso farne a meno”.

Tu intanto sei lì, con il tuo stivale in mano. E’ uno di quelli alti fino a sopra il ginocchio, di vernice rossa. Lo usava, molti anni fa, una modella in una pubblicità di un marchio di benzina.

Eri  poco più che bambina e la mamma diceva: “Guarda quella come è combinata, con quegli stivali da puttana”. Ma a te piacevano e non potevi  né averli, né dirlo. Ora gli stivali sono lì, tu sei poco meno che vecchia e loro hanno acquisito anche per i tuoi occhi quel carattere da adescatrice. Ma che rivincita sarebbe, averli adesso!!!!
E magari faresti felice anche il tuo compagno con quegli stivali da donnina allegra ma è Natale, non si può. Esci anche da lì a mani e piedi vuoti.

Il riposo della guerriera cerca-regali

E’ troppo, ci vuole un momento di pausa. Vai al bar e ti siedi un po’. Cioccolata calda, caffè con panna, una fetta di torta cioccolato e pere? No, la dieta dimagrante per prepararti alla grande festa, il colesterolo e la glicemia, ti consigliano di ordinare un banale caffè, con dolcificante (che poi scopri che fa peggio dello zucchero ma fa moderno e ti massifichi). Cinque minuti e capisci che è meglio lasciare libero il tavolino, perché c’è gente che aspetta e tu hai consumato solo un caffè. Paghi il conto, due euro e cinquanta. “Allora ho preso in affitto per un’ora anche tavolino e sedia e posso restare qui”, pensi, ma il nervoso ti  accompagna fuori dal locale e riparti.

Casa dolce casa

Desideri ormai tornare a casa, delusa e con le mani vuote. Ti aspetta il ritorno con l’autobus, ma non te la senti più. Sali su un taxi e, al momento di scendere, l’ultima sorpresa della giornata “Sono venticinque euro”. Fai  finta che quello sia il budget per i regali di Natale.

Buon Natale di cuore, perché basta il pensiero e, a volte, è perfino troppo!

Lo spirito del Natale

Fortuna che a casa ti aspetta una peccaminosa tavoletta di cioccolato fondente equosolidale !

Accendi il dvd e guardi il buon vecchio Mago di Oz con il gatto e i tuoi scaldamuscoli di alpaca che, non saranno fashion, ma scaldano da Dio, anzi, da Santa Claus.
Ti viene in mente che, forse addirittura senza muovere un passo, puoi comprare delle magliette realizzate da cooperative all’interno delle carceri o ottimo vino libero dalle mafie.

Se poi vuoi stupire tutti con un vestito su misura, unico al mondo e come piace a te, ci sono sempre le sartorie sociali come Made in Castel Volturno, Survivemilano.

Guarda che belli i Gatti galeotti della Cooperativa Alice!!

Per saperne di più, ecco un articolo interessante sul alcune produzioni “moda” made in jail.

Se poi il tuo compagno, i tuoi parenti, un’amica o chiunque altro ti voglia bene vi chiede: Cosa vuoi quest’anno per Natale? Questa può essere una bella risposta, Cangiari! Che significa cambiare ed è un marchio calabrese di moda etica davvero elegante.

Consigli e scherzi a parte, cosa vorresti per Natale? Sarebbe bello che mi segnalassi regali originali fatti da te o acquistabili!!! Per i regali destinati ai bambini attenzione alla sicurezza! Aspetto le tue dritte per una campagna doni senza stress : )

Foto iStockphoto

Archiviato in:

Lascia un Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Login to your account

Can't remember your Password ?

Register for this site!