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Olio di iperico fatto in casa: ricetta semplice dai mille utilizzi

Elena Bottari Settembre 1, 2014

L’iperico si trova d’estate nei prati e prepararsi un olio fatto in casa è davvero semplice. E’ una specie di super-pianta e lo si capisce anche dal suo nome che indica qualcosa che sta Yper, sopra, in greco. Johann Christian Friedrich Hölderlin diede al protagonista di un suo romanzo, Iperione o l’eremita in Grecia, un nome molto simile che indicava, letteralmente, colui che si muove al di sopra… un po’ come fa il sole.

Il fiore di iperico ha, appunto, il colore del sole

Fiori di iperico in un prato

 

ed è un straordinario rimedio per psoriasi, contusioni, infiammazioni (la tremenda infiammazione da pannolino che complica la vita nei bambini piccoli), cicatrici, punture di zanzara e bruciature. Prima di usarlo conviene sempre chiedere ad un esperto, che sia un medico, un fitorerapista, un naturopata, un’ostetrica insomma sempre meglio evitare il fai da te e ricordare che l’iperico non va mai applicato prima di esporsi al sole perché è una pianta fotosensibilizzante.

Bastano pochi semplici ingredienti per fabbricarsi il proprio prezioso boccettino:

  • olio (di oliva, girasole, mandorle dolci, sesamo… secondo il tuo gusto)
  • fiori e boccioli di iperico non trattato
  • colino
  • filtro a garza
  • barattolo di vetro trasparente
  • barattolo di vetro scuro

Il lavoro duro lo farà il sole 🙂

Ricetta per l’olio di iperico fatto in casa

  1. Raccogliere i fiori e i boccioli di iperico di mattina, quando la rugiada si è ormai asciugata (deve essere una bella giornata)
  2. Mettere i fiori sott’olio in un barattolo di vetro trasparente che permetta al sole di compiere la propria azione. Il barattolo va posto in pieno sole, all’aperto, per due settimane avendo l’accortezza di toglierlo dall’esposizione nelle ore centrali delle giornate particolarmente calde
  3. Ogni tanto scuotere il barattolo
  4. Filtrare prima con il colino, poi con la garza
  5. Versare l’olio, divenuto rosso, in una bottiglia scura
  6. L’olio va consumato entro sei mesi perché non contiene conservanti

Come fare olio di iperico
Il tepore dei raggi del sole compie questo piccolo miracolo chimico e cromatico che potrebbe rivelarsi utile nel lungo inverno sempre prodigo di acciacchi 🙂
L’olio di iperico va applicato sulla pelle approfittando dell’occasione per un bel massaggio ristoratore!

Dal bellissimo libro di Brunella Forno, l’Erbodiario, della casa editrice Pintore riportiamo due ricette molto interessanti, adatte ad un uso interno, è indicata come anti-spasmodico e ipotensivo (efficace contro insonnia, ansia, agitazione nervosa):

Lasciare in infusione 1 grammo di fiori in 100 millilitri di acqua bollita per 15 minuti. Berne due tazze al giorno

La seconda è una tintura

Utilizzare 20 grammi di sommità fiorite in 100 millilitri di alcool a 20°, lasciar macerare per 5 giorni: filtrare e assumere un cucchiaino dopo i pasti

NB: Mai usare iperico:

  • in associazione ad antidepressivi appartenenti alla famiglia delle monoaminoossidasi IMAO
  • in anziani ipertesi con malattie cardiovascolari
  • in casi di cefalgia grave
  • in gravidanza
  • in associazione a caffé, alcool, tripofano, tiramina, antiasmatici, decongestionanti delle mucose nasali e  cardo mariano

Riportiamo inoltre un comunicato riguardante gli integratori alimentari (quindi l’uso interno dell’iperico)

Visto il notevole successo commerciale che hanno incontrato gli integratori a base di iperico, sono sempre più numerose le segnalazioni di interazioni con farmaci di prescrizione assunti contemporaneamente, e non è da escludere che in futuro aumentino ulteriormente. Per il momento, i casi segnalati suggeriscono che le interazioni possano essere dovute all’attivazione da parte dell’iperico di alcuni enzimi della via metabolica del citocromo P450, che può portare ad una riduzione della concentrazione nel sangue e quindi ad una riduzione dell’effetto terapeutico dei farmaci che vengono metabolizzati da questo sistema. I farmaci per i quali esistono segnalazioni di interazione sono i contraccettivi orali, indinavir, warfarin, ciclosporina, digossina e teofillina. Da evitare inoltre l’assunzione contemporanea con la maggior parte degli antidepressivi (es. fluoxetina, paroxetina) e i farmaci per l’emicrania (es. sumatriptan, zolmitriptan).
Per quanto riguarda i contraccettivi orali la raccomandazione del Ministero della Sanità non è di diminuire il dosaggio dell’iperico, ma più semplicemente di evitarne l’uso. Sono stati infatti riportati casi di ripresa del ciclo mestruale, con perdita dell’effetto anticoncezionale, quando si assumono prodotti a base di iperico insieme a contraccettivi orali.

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