Primo giorno di scuola: procuriamoci tutto ora!
Elena Bottari Luglio 10, 2013Sembra una data lontana, annegata nelle fatiche estive delle scuole chiuse e dei “figli aperti per ferie” ma il primo giorno di scuola è in agguato! Rischiamo di metterci in coda a settembre alla ricerca delle matite hb, dei righelli, dei quadernoni con le righe così e i quadretti cosà allo stremo delle forze, aggiungendo un’incombenza non certo piacevole al ritorno alla normalità, che non è sempre facile.
Quindi, per evitare code e scegliere con calma tenendo d’occhio il portafogli, la cosa migliore è muoversi adesso. Una volta acquistato il pesantissimo ed ingombrante materiale, non resterà che contrassegnare ogni singolo maledetto elemento in dotazione nel kit scolastico previsto, bersi una cedrata on the rocks e… dimenticare tutto 🙂
Ecco come muoversi per evitare dolori:
- partire in spedizione verso il fornitore di fiducia, che magari ci fa lo sconto, con il favore del venticello mattutino, la mattina prima possibile
- andare senza i figli che combatterebbero fino alla morte per ogni gomma, per ogni quaderno chiedendo i carissimi soggetti alla moda tra i loro pari
- prevedere di sobbarcarsi almeno 15 chili di materiale (libri di testo esclusi). Quindi servono braccia robuste o un tram comodo su cui fare tutto il tragitto
- portarsi delle borse capienti che non seghino le dita e uno zaino da montagna per le risme di carta, i quadernoni, insomma per gli articoli più pesanti
- acquistare un pennarello indelebile a punta fine per il certosino lavoro di etichettatura di ogni minuscolo elemento del corredo scuola, dalle matite al righello, dai quaderni alle copertine plastificate, ognuna di un colore diverso, tutte dall’odore nauseante
Compiuto questo ingrato lavoro, ci si sente felici di non doverci pensare e non è una brutta sensazione.
Mancano solo la tuta blu (uguale per maschi e femmine, e non è per niente una brutta idea), le fototessere segnaletiche, la camicia da battaglia per dipingere e fare gli animaletti di plastilina…
Ma a quello ci si può pensare a settembre 🙂
La foto è di The Library of Congress