‘O maé di Luigi Garlando
Elena Bottari Settembre 18, 2014Ecco un imperdibile libro, consigliabile a lettori dai 10 ai 100 anni: ‘O maé, di Luigi Garlando.
Judo, letteratura, amicizia e scelte di vita si intrecciano nei 22 emozionanti capitoli di questo racconto che ha il respiro e la profondità dei grandi classici della letteratura per ragazzi.
Filippo, voce narrante di questa storia, è un ragazzino intelligente e pieno di talento. Figlio di un boss in carcere in Sardegna, ci fa entrare a Scampia, nella sua vita e nei suoi sogni. Ha un fratello maggiore in rapida ascesa nel clan di Toni Hollywood, uno zio panettiere buono come il pane e una sua filosofia di vita che non sacrifica tutto al miraggio del denaro e del potere.
Suona il pianoforte ad orecchio e può contare su un insegnante di musica che lo aiuta, proteggendo il suo diritto ad avere alternative allo spaccio e alle “capate” sul naso. Raul Ponzoni, il prof ideale, viene dalla Romagna e rivendica la propria identità di “meridionale del nord”. Abita in Via Speranzella e, idealmente, è vicino di casa dello Zio, il sorprendente personaggio nato dalla penna di Stefano Piedimonte.
Filì ama Scampia e la vorrebbe vedere ridipinta, senza cancellate di ferro e, soprattutto, vorrebbe rivedere i fenicotteri nel grande parco che una volta era anche pieno di fontane. Non vorrebbe mai andare via da lì, anche se non ha mai viaggiato e non conosce altri luoghi. Quella è la sua casa e lì vivono i suoi cari.
Prima di essere arruolato dal sistema in una posizione dirigenziale di cui non gli importa nulla, Zio bianco lo porta a conoscere Giovanni Maddaloni, ‘O maé (il maestro). Nel suo dojo, il sensei Maddaloni educa i ragazzi alla filosofia dello judo, all’arte della cedevolezza, ma punta anche ad un altro, ambizioso obiettivo: imporre la propria legge, il reciproco miglioramento e il rispetto degli altri, a Scampia.
Una volta conquistata la popolazione alle regole degli judoka, i fenicotteri sarebbero tornati nel parco di Scampia.
I due clan che si fronteggiano sul tatami della realtà di Filippo, sono la camorra e il clan Maddaloni.
Filippo scopre anche la letteratura: Omero, Hemingway e capisce come i grandi libri parlino di noi e della nostra vita. Ora però una scelta si impone, proprio quando i rapporti di forza tra due clan precipitano e inizia una faida da cui Filì potrà uscire solo compiendo una scelta definitiva.
‘O maé è un romanzo toccante e sincero, commuovente nel modo in cui riesce a farci capire il punto di vista di giovanissimi ragazzi stretti nella morsa spietata del “sistema” e dell’indifferenza di un’Italia che sembra augurarsi solo gabbie per giovani vite che invece possono esprimersi in infiniti modi, creativi e proficui per tutti.
Grande la figura di Giovanni Maddaloni, padre del campione olimpico 2000 Pino Maddaloni e di Laura, 13 volte campionessa italiana, prove viventi della serietà e della bontà del lavoro fatto nella palestra che Luigi Garlando definisce “la fiaccola di Scampia“.
Lo stile è semplice e poetico, pieno di brio. La fisicità dei gesti, il frequente richiamo al volo, il senso di comunanza e gli affetti che non finiscono mai schiena a terra, sono i pilastri di questo scritto che non diventa mai retorico.