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Che cos’ è il parto in casa?

Bambino nato in casa

Bambino nato in casa

Il parto in casa o a domicilio è il modo che sempre più donne scelgono per avere il proprio bambino in un ambiente accogliente e tra persone care.
A qualcuno potrà sembrare un ritorno al passato, una fissazione “passatista”, ma così non è.

Le mamme che fanno questa scelta sono seguite da ostetriche professionali e seguono protocolli che prevedono un attento monitoraggio delle condizioni di salute della mamma e del bambino.
Non si tratta si un rigurgito anti-scientifico ma di una riappropriazione del momento della nascita come atto emotivo e non medicalizzato, da vivere con il proprio partner e con le ostetriche con cui si è fatto un percorso di preparazione.

Il corso pre-parto, i numerosi e lunghi colloqui con le ostetriche aiutano la mamma ad avere fiducia nel proprio corpo e nel dialogo continuo con il bambino. La comunicazione intrauterina tra mamma e bambino, la respirazione, il canto carnatico (Frédéric Leboyer ha riscoperto l’importanza di questi aspetti per una “nascita senza violenza”), aiutano davvero ad essere presente e a non lasciarsi sopraffare dalla grande energia del travaglio.

Il parto in casa è adatto a tutte le donne in buna salute (basti pensare a quanti dei nostri nonni sono nati in casa) ma non è per tutti, nel senso che bisogna volerlo veramente e non per “moda”. Le mamme che partoriscono a casa non sono più mamme o più coraggiose delle altre.
Sapere che questa possibilità esiste però può costituire un’arma in più per le donne per vivere in modo più “presente” la gravidanza e la nascita del loro bambino. Più scelta significa più libertà!

Consigliamo a tutti la lettura di questo articolo-intervista a Giovanna, Anna e Loredana, le ostetriche del servizio Parto a domicilio dell’ ospedale Sant’Anna di Torino (unica struttura pubblica in Italia a offrire questa opportunità alle mamme) “Il piccolo boom dei parti in casa”
e la visita al sito Nascere in casa dove sono raccolte le testimonianza di molte coppie che hanno vissuto l’esperienza del parto a domicilio.

Molte persone preferiscono non parlare di parto, preferiscono dimenticare in fretta. Forse invece è giusto parlarne, anche come di un fatto emotivamente molto rilevante nella vita di una mamma e di un papà. E’ giusto non nascondere dietro ai camici e alle statistiche che il parto è legato alla stessa forza dell’atto sessuale e che ha tempi e modi di cui i protocolli ospedalieri dovrebbero tenere conto. Come non si hanno erezioni a comando forse non ci si può nemmeno dilatare a comando! Cosa ne pensate?

Per chi voglia saperne ancora di più consigliamo la lettura del sito Mamma per mamma, gestito da una mamma blogger che ha scelto il parto a domicilio.