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Esercizi di scrittura per bambini: scalette e storyboard

Che differenza c’è tra lingua scritta e lingua orale? Quali esercizi di scrittura aiutano i bambini ad impostare un tema e a canalizzare la fantasia? Ci sono buone pratiche che aiutano a non uscire dal seminato: pensare  e fissare cu carta una successione di temi, picchi attentivi e svilluppi espressi in modo logico e chiaro proprio come le tavole di un fumetto giocano tra di loro interessando i lettori, con i giusti colpi di scena, senza mai far perdere il filo del discorso e andando a parare esattamente al punto prefissato. Qualunque sia l’approccio preferito di bambine e bambini al racconto, sia esso più visivo o sia reso con parole e schemi, ecco un elenco di priorità che aiutano a non perdersi:

Punti focali logici

Punti focali pratici e stilistici

Uno degli strumenti più utili in questa operazione è la scaletta, un elenco di avvenimenti o temi in ordine cronologico che sintetizzano le fasi principali del racconto. Gli amanti del disegno possono creare storyboard con tavole che ritraggono gli elementi più importanti da comunicare, gli elementi descrittivi, gli aspetti psicologici o ambientali. Anche un dettaglio può rivelarsi importante per il suo particolare valore simbolico. Ecco un bellissimo esempio di Miyazaki Hayao tratto da Il vicino Totoro.

Chi invece preferisce schematizzare, può raggiungere lo stesso risutato con le mappe mentali da corredare con i propri codici personali in modo che l’architettura del testo sia ben documentata.
Nella fase di progettazione bisogna avere il coraggio di essere sintetici ed essenziali. Ecco un esempio celebre, lo schema realizzato da J.K. Rowling per Harry Potter.

Ciò che conta davvero è

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