Ora che sei genitore, la tua adolescenza ti sembra lontanissima. Non capisci perché il tuo primogenito si vesta così, perché abbia un umore così tempestoso, perché ascolti pessima musica e abbia amici con cui non berresti nemmeno un caffé allo stesso tavolino dell’autogrill? Se sei coraggioso, prova i nostri esercizi per genitori senza paura 🙂
Non comprendi come faccia tuo figlio minore di cinque anni ad arrampicarsi su ogni corpo solido, animato o inanimato? Non ti capaciti del fatto che, quando meno te lo aspetti, magari al museo o al ristorante, si stravacchi per terra contorcendosi come un verme?
Ecco dunque alcuni esercizi che fanno per te!
Non fare finta di niente, tanto lo so benissimo che anche tu hai conosciuto la svagatezza iperattiva dell’infanzia, che anche tu hai avuto un’adolescenza! Fai vedere le ginocchia. Te le sarai mica riempite di silicone tutte quelle sbucciature, gloriose ferite di guerra dei giardinetti?
Ora che siamo soli, io e te, ora che nessuno guarda sotto la maschera di persona responsabile, di donna realizzata, di uomo d’affari, di casalinga appagata, di allenatore di basket con 10 scudetti al tuo attivo, torna indietro con la memoria ai tempi in cui un carrello portavivande era un’astronave su cui percorrere la rampa del garage a velocità supersonica urlando “Entriamo nell’iperspazio!!”.
Cominci a ricordare? Senti una strana voglia di saltellare su un piede solo e di allungare un braccio davanti a te come Ralph Super maxi eroe? Te lo ricordi, vero, Ralph super maxi eroe?
Sei sulla buona strada! Ora pensa a questo nome “Joey Tempest“. Non ti dice nulla? Ti ricordi di quando ti sei fatto la permanente perché alla ricciolina della terza fila piaceva il bisteccone svedese cotonato?
Ora concentrati sul taglio da moicano di tuo figlio maggiore, visualizza il tuo nanerottolo che cavalca l’aspirapolvere urlando Geronimooo!
Vero che ti viene da dire “Bravi!! Andate così che siete sulla giusta strada!” Vero che ti viene di ritirar fuori il vecchio distorsore e vedere se ti ricordi l’assolo di Highway to hell degli Ac/Dc? Vero che rivedi come fosse oggi, quella volta che vincesti alla gara di monopattino surclassando il tuo acerrimo nemico della quarta h?
Se ancora la macchina del tempo non funziona perfettamente. Se, tra un’immagine e l’altra, ti viene in mente che devi pagare il bollo della macchina (se no ti arriva un multone proibitivo), scrivi sullo specchio con i pastelli a cera di tuo figlio minore (il rossetto costa troppo per sprecarlo così) che domani mattina, ancora prima di fare colazione, devi andare in tabaccheria a pagare l’amaro fio. Poi torna qui e apri le orecchie!
Fatto? Non ti preoccupare, i pastelli a cera vanno via dalle superfici lisce e lavabili!
Se vuoi regredire totalmente all’età dei tuoi figli questa è la via: cinema.
Se la visionarietà non è il tuo forte, e preferisci i la musica, non hai che da andare a casa dei tuoi, che hanno conservato come reliquie i tuoi dischi, inforcare le cuffione che, nel frattempo, sono tornate di moda e ascoltare i tuoi vecchi dischi degli Wham, degli U2, dei Cure, insomma tutti i tuoi amati album e le tue care compilaton adolescenziali e, stanne certo, i ricordi affluiranno alla tua mente, colpevolmente fissa sulle solite rogne da adulti.
Ricorderai quella volta che andavi sul motorino senza casco sol tuo amico Giuseppe e lui ha cominciato a cantare Love me tender! come un ubriaco e avevate solo bevuto un gassosa. Torneranno alla memoria le interminabili discussioni che facevi assieme ai tuoi amici e alle tue amiche su come facessero, i grandi, a essere così scemi e a capire così poco.
Se ancora questo non basta, perché sei una persona cinestesica, non ti resta che la cura più radicale. Cerca su internet il prossimo concerto punck, mettiti addosso il giaccone chiodato di tuo figlio e vacci!!! A forza di schienare ragazzi che pogano, comincerai anche a tu a saltare e forse qualche rotella tornerà al posto dove era vent’anni or sono, al concerto dei Ramones dove voleva andare la ricciolina che, col passare degli anni, aveva optato per la cresta gialla e viola, bruciata più che mossa.
Ti è tornata la memoria?
Bene, adesso vai da tuo figlio maggiore, chiudi il libro di matematica su cui dorme da venti minuti e andate insieme a comprare due biglietti del prossimo concerto decente che arriva in città!!
La foto è di Psicomamme