Dopo aver trattato i giochi da fare in casa e i giochi per i più piccolini, ci sembra giusto parlare di giochi di gruppo da fare preferibilmente all’aperto. Si tratta di ottime occasioni per divertirsi, fare tantissimo movimento e imparare il gioco di squadra.
Strega comanda colore
Un bambino “sta sotto”, ovverosia recita la parte della strega e ha il compito di catturare gli avversari. La strega dice Strega comanda color e poi pronuncia il nome di un colore di sua scelta. I giocatori devono correre a cercare un oggetto del colore indicato dalla strega, senza farsi acciuffare da lei, e porsi in salvo toccandolo. Il giocatore preso prima di trovare la colorata salvezza diventa a sua volta strega nel turno successivo.
Un due tre stella
Una bambina o un bambino conta dice Un, due, tre…Stella e si gira improvvisamente per cogliere i giocatori in fallo.
Mentre chi sta sotto è impegnato a dire la sua frase, i giocatori devono avanzare verso la “casa”, il muro, l’albero, insomma l’angolino contro cui lui sta “contando”. Alla parola stella, devono fermarsi immediatamente e, come statue di ghiaccio, rimanere immobili. Chi si muove ha perso e dovrà stare sotto nella prossima manche.
Corsa nei sacchi
Ogni bambino dovrà essere munito di sacco (di juta o di altra fibra robusta). In mancanza di sacchi si possono usare delle federe vecchie. Ci vogliono anche:
• una linea di partenza
• una linea di arrivo
• un giudice di gara che dia il via alla corsa e che decreti l’ordine di classifica
Ogni bambino dovrà cercare di tagliare il traguardo prima degli altri. E’ vietato “speronare” gli avversari e le mani devono essere usate per tenere su il sacco, non per dare spintoni agli altri atleti. Tutti i giocatori avranno diritto ad una merenda e i primi tre avranno, oltre al panino, anche una buona razione di gloria.
Gara di carriole
I giocatori devono dividersi a coppie e formare tante carriole umane. Un bambino si terrà sulle braccia mentre il compagno gli solleverà le gambe. Dovranno avanzare armoniosamente e più velocemente possibile. La corsa è composta da due manche durante le quali ogni membro della coppia ricoprirà entrambi i ruoli (carriola e scariolante). La coppia che avrà ottenuto la migliore media nell’ordine di arrivo generale, vincerà la gara.
Tiro alla fune
Per giocare al tiro alla fune servono: un gruppo di bambini in numero pari che si suddivida in due squadre di simile peso (piccolini e bambini corpulenti devono essere equamente distribuiti). Serve un terreno che dovrà avere un centro ma anche un fondo campo. Un giudice di gara (ogni bambino a turno ricoprirà questo compito) decreterà la squadra vincitrice che la avrà la meglio ai punti (ogni azione di successo viene conteggiata come punto anche se non porterà immediatamente alla vittoria) o per ko (il gruppo più forte trascina l’altro gruppo oltre la linea di centro, nella propria “metà campo”).
E’ vietato:
- sedersi
- toccare il terreno con parti del corpo diverse dai piedi
- ostacolare il movimento libero della corda con tenute non regolamentari
- sedersi su un piede o su un arto e non estendere i piedi in avanti
- arrotolare la corda alle mani
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Rubabandiera
Si disegnano tre righe parallele: una di centro campo e due, equidistanti dalla prima riga, al fondo di ogni campo (tra queste due linee ci sarà la “casa” dei giocatori). I bambini delle due squadre, ognuno con un numero assegnatogli in modo progressivo a partire da un capo della fila, si dispongono lungo la propria linea di fondo campo.
Il porta-bandiera sta in piedi ad un estremo della riga centrale, tenendo in mano un fazzoletto colorato proteso in avanti. Il porta-bandiera dice un numero e i due giocatori che corrispondono a quel numero corrono in avanti cercando di prendere la bandiera. Per guadagnare un punto bisogna agguantare il fazzoletto e tornare nella propria casa senza farsi prendere dal ruba-bandiera oppure toccare l’avversario in vittoriosa ritirata verso la casa, prima che riesca a mettersi in salvo.
Rimpiattino
Si tratta di una variante del Nascondino. Chi conta deve toccare gli avversari oltre che scovarli nei loro rifugi.
Fulmine
E’ un gioco davvero d’azione. Un bambino deve prendere i giocatori. Una volta che un bambino è stato preso si ferma e allarga le braccia nel punto esatto in cui è stato acciuffato. I bambini ancora a piede libero potranno liberarlo toccandogli una mano. Il gioco finisce quando tutti i bambini sono stati presi (in pratica il gioco non finisce mai 🙂
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Articolo di Elena Bottari
La foto è di US National Archives