Il mago del sonno
Elena Bottari Agosto 14, 2013C’era una volta il mago del sonno che era andato in vacanza a Goa e non era tornato più. Lì aveva fatto molto yoga e conosciuto gente, suonato la chitarra e mangiato chapati fino a scoppiare. Nel frattempo i bambini, in Italia, se la passavano male. Nessuno di loro dormiva e a scuola prendevano solo più brutti voti. Le mamme e i papà mandarono un investigatore provetto, un eroe, un uomo al di sopra di ogni sospetto, per riportare lui, l’ordine e i sogni in patria. Anche di lui però nessuna notizia. Si organizzò allora un vera crociata, per riportare indietro il sonno e la pace.
I bambini arrivarono in India e trovarono una situazione singolare. I bambini dormivano tutti il giorno, non c’era più molto da fare. I più grandi dottori avevan provato a svegliare i ragazzi a suon di mazurke, di cembali, di corni, di trombe ma niente da fare, silenzio di tombe. Sognavano è certo e, da sonnambuli, imburravan panini e beveveno tè. Poi tornavano al sogno e i genitori piangevano lacrime amare, non c’era più verso nemmeno di parlare. Così i bambini d’Italia spiegaron l’arcano e con i genitori d’India si diedero la mano. Il mago briccone fu presto scovato e di far sortilegi diffidato. Lasciò quindi la professione, un mago così non ha poi molto senso. Tornò al primo amore, una scuola dove fare il professore.
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La foto è di George Eastman House