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Lenny e Lucy, fiaba dalle radici profonde di Philip ed Erin Stead

Pupazzo Erin Stead

Lenny e Lucy, di Philip e Erin Stead, è un libro illustrato singolare e magico, con una storia bella quanto le tavole realizzate da Erin, declinate quasi in bicromia grigio-gialla. Una famiglia trasloca in campagna, vicino ad un bosco buio aldilà del ponte. Il paesaggio è freddo e inospitale e Peter non ha amici, se non il fido Cane Harold, un bravo cane davvero.

Paura, solitudine e insonnia si fanno sentire ma Peter escogita una soluzione per non essere così solo, un morbido amico di nome Lenny, che si occuperà di fare la guardia al ponte. Ma anche lui è solo e Peter e Harold non vogliono che resti senza compagnia. Un’invenzione tira l’altra e i personaggi aumentano via via che la solitudine diminuisce. Alla fine il campo di osservazione di Peter si allarga e si colora di un colore nuovo.
Non è facile affrontare l’ignoto ed è bello vedere come Peter si rapporti alla novità in modo creativo ed empatico. Lenny e Lucy è un libro elegantissimo e dal sapore nordico.

Antidoto al freddo dell’inverno e ai momenti in cui capita anche ai bambini di sentirsi in terra straniera, è poetico e riscalda come una cioccolata calda.

Giocato tutto sul concetto di dentro e fuori e sull’importanza dell’amicizia quando “fuori piove un mondo freddo” come dice Paolo Conte, Lenny e Lucy è il libro perfetto per Natale perché gravita attorno a molti temi che dovrebbero esserne il cuore e perchè Lenny e Lucy assomigliano a teneri pupazzi di neve.

A voler leggere in profondità nei significati simbolici del bosco scuro e dei guardiani del ponte, si finisce dritti nell’inconscio e nel lato oscuro, non per forza negativo, di questa e delle migliori storie per bambini che stregano un po’ e che rimangono dentro di noi per sempre.