Il nostro giro d’Italia della fantasia e della creatività prosegue con Massimiliano Maiucchi, animatore di storie e filastrocche per bambini di ogni età, autore di libri per bambini nonché papà!
Come è nata la tua passione per il racconto e le filastrocche? Quando eri bambino chi te le raccontava?
La passione per il racconto e le filastrocche mi è nata nel 1998 quando ho scritto la mia prima filastrocca e il mio primo racconto. Erano già 10 anni che lavoravo con i bambini e ho sempre usato le rime e i giochi di parole, ma non avevo mai scritto poi un giorno ho provato a scrivere una filastrocca e ad oggi ne ho scritte 1.514. Mia nonna Valeria era la memoria narrativa della famiglia. Sua madre Virginia sapeva a memoria tutta la Divina commedia e lei conosceva proverbi, filastrocche e aveva la frase fatta per ogni occasione.
Qual’è il tuo libro per bambini preferito?
Il mio primo libro che mi ricordo di aver letto è stato “La storia infinita”. Ora, da grande, leggo quasi solamente libri per ragazzi: Pinocchio, Pippi calze lunghe, la capanna dello zio tom, insomma i classici. Da bambino leggevo spesso il volume delle favole della collana dei Quindici soprattutto la storia di Zio lupo!!! E tantissimi fumetti, il mio preferito era Alan Ford.
I bambini che tu incontri conoscono le favole, sono abituati a sentirsele raccontare o hanno bisogno di essere aiutati ad entrare nell’atmosfera dei tuoi spettacoli?
I bambini sono predisposti a sentire le favole e ne sentono il bisogno. Nei miei spettacoli racconto sempre una favola e se la favola è molto conosciuta, tipo Cappuccetto rosso o I tre porcellini, mi permetto di storpiarla e di renderla comica, se invece è meno nota mi attengo più fedelmente alla narrazione.
Quanto la componente musicale aiuta questo processo?
La filastrocca è musica, la parola è musica, la lingua italiana è musica, il gioco nei suoi rituali è musica. Nel 2008 è uscito il mio primo libro/cd “La musicastrocca” dove, con la collaborazione del mio amico Alessandro D’Orazi, ho messo in musica e cantato le mie filastrocche. Nel 2010 è uscito il secondo cd dal titolo “Tralestelle e trallallà’” e un terzo lavoro uscirà presto e sarà una raccolta di ninne nanne.
Hai mai lavorato in un circo?
Si ho lavorato in un circo molto speciale per alcuni anni, era il “Choco Circus” nell’ ambito della manifestazione Eurochacolate che girava l’Italia in lungo e in largo. Era un circo vero e proprio con il tendone e l’arena, la parte circense era affidata ai Colombaioni e poi c’erano vari personaggi. Io ero il letterato al cioccolato e decantavo le mie filastrocche in tema cacaoso.
Le biblioteche per bambini sono un bel posto per un clown?
La mia formazione di animatore, clown, giocoliere ed attore di teatro, applicata alla scrittura delle filastrocche, mi ha permesso di proporre nelle scuole e nelle biblioteche una lettura animata che affascina molto i bambini. Collaboro con tutte le biblioteche di Roma e provincia e lo scorso anno ho portato alla biblioteca di Verbania sul lago Maggiore, il mio spettacolo di lettura animata “Buonanotte e bisognini d’oro” presentandolo in pigiama tipo Superpippo.
E’ vero che i bambini hanno paura dei clown?
Alcuni bambini hanno paura del clown, altri hanno paura dei palloncini che scoppiano. Le paure vanno rispettate e magari giocandoci su.
Ci racconti la tua storia?
La mia storia la racconterò alla fine , ora sto al capitolo che ero il papà dei miei tre figli Tommaso, Arianna e Federico 10 , 6 e 1 anno.
Quale libro o film consigli ai genitori per i loro bambini. Quale libro o film consigli ai genitori per capire i bambini?
Il film che consiglio è “Il gatto e il cappello matto” tratto dal libro del dr.Seuss per i bambini e per i genitori invece pure.
Che progetti hai in cantiere, quali appuntamenti a cui tieni in modo particolare?
In cantiere ho una collaborazione con l’ENEA per parlare di energia ai bambini e dal 12 al 18 aprile tornerò con lo spettacolo “La musicastrocca” al Teatro Verde di Roma.
Grazie Massimiliano e buone filastrocche!!