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Il thriller a Torino. Intervista allo scrittore Maurizio Blini

Maurizio Blini

Maurizio Blini è uno scrittore di libri noir, di polizieschi insomma (e lui ne sa davvero qualcosa, perché ha lavorato in Polizia).

Nei suoi scritti si rintracciano elementi di realtà mischiati ad aspetti di fantasia che lasciano il lettore sbigottito. Nomi e luoghi reali si fondono in storie fantasiose ma verosimili in cui, alla fine, ti ritrovi a chiederti se quello che lui ti racconta sia successo davvero.

Partito da una grande vocazione musicale, Maurizio approda in Polizia in giovane età. Lì conosce una realtà fatta di indagini, sacrifici e “mestiere”. Vecchi commissari con poca teoria alle spalle ma centinaia di casi seguiti sono i maestri da cui il poliziotto, già interessato alla scrittura, eredita intuito e conoscenza dell’animo umano.

Nella sua doppia vita di commissario e di narratore innamorato del jazz, Maurizio Blini rifiuta gli stereotipi e crea rapporti umani e lavorativi che se ne infischiano dei pregiudizi. Ai tempi del G8 di Genova,  si è dissociato dalla condotta violenta delle forze dell’ordine.
L’esempio di Maurizio, sempre alla ricerca di nuove conoscenze e di nuove sfide (studi di criminologia, sceneggiatura, ricerca musicale), ci dimostra come sia possibile re-inventarsi, utilizzare le proprie risorse e utilizzare il proprio tempo in modo creativo e costruttivo.

È bello scrivere perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla
Cesare Pavese

I libri di Maurizio Blini:

Riconoscimenti al suo lavoro:

 

Il ritratto fotografico di Maurizio Blini è di Psicomamme