Natale è alle porte e la bilancia ci aspetta impietosa, che tu sia normopeso, un po’ spra o un pò sotto il peso ideale, forse le festività (e soprattutto il menù di Natale) faranno spostare anche l’ago della tua bilancia. Per questo motivo Psicomamme ha intervistato la dottoressa Anna Bogazzi, Specialista in Endocrinologia e Malattie Metaboliche, Dirigente Medico presso la SSVD di Diabetologia ASL TO3, chiedendole di darci qualche consiglio.
Manca più di un mese a Natale, riusciremo a perdere quei tre o quattro chili prima delle feste, senza patire la fame si intende?
Se seguiamo per tutto l’anno la dieta mediterranea e le indicazioni che ci dà la piramide alimentare, possiamo permetterci di mangiare “qualcosa in più” non solo a Natale ma anche a Capodanno e a Pasqua. Nella piramide alimentare è prevista l’assunzione quotidiana di cinque porzioni di frutta e verdura, acqua in abbondanza e thè o tisane non zuccherate, un moderato consumo di proteine (alternando carne, formaggi, pesce) e con moderazione oli, grassi e frutta secca. Non sono previsti, se non sporadicamente, dolci,salatini, bibite e snack vari. Sono sicura che siamo tutti convinti di mangiare correttamente, in realtà il consumo quotidiano di frutta e verdura e quindi di fibre e vitamine è ancora insufficiente a scapito della componente proteica (carne, formaggi) e lipidica (salumi, insaccati). Ecco perché non arriviamo “preparati” al Natale.
Durante le feste si mangia un po’ di più e il cibo è solitamente molto condito, come possiamo fare per non sommare troppe calorie, come possiamo combinare antipasto, primo, secondo con contorno e l’immancabile dolce?
Ribadisco che, se ci comportiamo bene durante l’anno, i “bagordi” di Natale e Capodanno non influiscono sul nostro peso forma e sulla nostra salute. In ogni caso il consiglio principale è quello di assumere piccole porzioni di tutte le portate, accompagnate da un buon bicchiere di vino. E’ ovvio che al pranzo di Natale non deve far seguito la cena. Alla sera consiglio l’assunzione di una buona tisana digestiva o thè verde, ovviamente senza zucchero.
In commercio esistono diversi farmaci che promettono di aumentare il metabolismo, sono affidabili? Funzionano?
Al momento non sono disponibili farmaci che aumentano realmente il metabolismo, ossia “bruciatori di calorie” e quindi “dimagranti”. Esistono, invece, farmaci che possono “curare” il metabolismo quando è alterato come la metformina nei pazienti diabetici o obesi. Tuttavia, anche questi farmaci, se non accompagnati da una corretta alimentazione, non risultano efficaci.
Ci sono invece dei rimedi naturali utili? (erbe, tisane, ecc..)
Parimenti, non sono disponibili prodotti naturali “dimagranti”. Se, infatti, voi leggete le indicazioni allegate ai cosiddetti “prodotti dimagranti naturali” viene sempre indicato: “… efficaci con regime dietetico adeguato”. Quindi possiamo bere tutto il thè verde che vogliamo, ma se non seguiamo le regole indicate nella piramide alimentare e la dieta mediterranea, non perderemo neanche un etto.
Con i più giovani come possiamo fare con il via vai di panettoni e dolci vari? Restrizioni anche per loro?
Le “restrizioni” devono iniziare sin dall’età neonatale. Gli ultimi studi confermano, addirittura, che il destino delle nostre beta cellule (le cellule che producono insulina e che se non funzionano portano al diabete) è determinato dallo stile alimentare della madre durante la gravidanza. Parimenti, è bene sottolineare che il numero delle cellule adipose si forma nel primo anno di vita, in seguito aumentano solo di volume. Quindi, care mamme, se ci nutriamo in maniera corretta durante la gravidanza e non aumentiamo di peso in maniera eccessiva, e se allattiamo il più a lungo possibile i nostri figli e li nutriamo in maniera corretta dopo, faremo a loro un grande regalo oltre che a predisporli a una lunga aspettativa di vita in salute e normopeso. Così nei periodi di festa anche se ci sarà qualche eccesso non succederà nulla. Aggiungo che per “chiudere il cerchio” è indispensabile una sana e costante attività fisica, che, oltretutto, è l’unico naturale rimedio, scientificamente provato, che aumenta il metabolismo e il consumo calorico. Consiglio a tutti, dai nipotini ai nonni, una sana passeggiata dopo il pranzo di Natale.
In famiglia spesso ci sono anche i nonni, teniamo sotto controllo anche il loro peso?
Con l’avanzare dell’età, spesso avanzano le malattie, soprattutto metaboliche e cardiovascolari. Il controllo del peso e il regime dietetico sono fondamentali. Nel diabete tipo 2, dieta e attività fisica sono il cardine della terapia. Ribadisco l’importanza della quotidianità, ma a Natale anche chi è diabetico può mangiare una piccola fetta di panettone.
Oggi è molto facile reperire diete: Internet, giornali e anche la Tv sono contradditori, dicono di non fare le diete fai da te, ma poi le presentano. Perché è necessario rivolgersi ad uno specialista per mettersi a dieta, in fondo non è sufficiente mangiare di meno?
Le diete fai da te sono spesso inutili e dannose. E’ importante che il soggetto che ha problemi di obesità sia sempre valutato da un medico. Può iniziare rivolgendosi al medico di famiglia, che, se lo riterrà necessario, prescriverà di effettuare alcuni accertamenti per escludere eventuali patologie endocrino – metaboliche. Il medico di famiglia in seguito potrà valutare se inviare il paziente al dietologo, all’endocrinologo o al diabetologo.
Infine, che differenza c’è tra dietologa e dietista?
Il dietologo è un medico specialista in Scienza dell’Alimentazione che fa diagnosi e prescrive eventuali terapie farmacologiche e dietetiche. Il dietista è un tecnico con laurea breve in Dietetica che prescrive diete su indicazioni del medico specialista. A tali figure si affianca il medico endocrinologo-diabetologo, detto anche “metabolologo”, che si occupa principalmente di malattie metaboliche, in primis diabete, ma anche dislipidemie, obesità, ipertensione, sindrome metabolica.
Se cerchi piccoli e sani trucchi per diminuire il tuo apporto calorico, leggi il nostro articolo su spuntini amici della salute alimentare.