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Parole con le doppie: come riconoscerle? Esercizi all’uopo

In prima elementare, ma anche in seconda e forse fino alla terza, siamo tutti un po’ veneti. Le doppie, che le si pronunci o no, spesso ce le dimentichiamo nelle retrovie. Il callo diventa un calo, le canne diventano un cane, il sonno diventa una voce del verbo essere e il senso delle frasi cambia in modi stralunati e spesso poetici che però non piacciono molto alle maestre 🙂

Come sempre, quando si inizia a scrivere, la pronuncia e l’ascolto sono fondamentali. Per questo motivo e anche per divertirsi un po’, torna utilissimo un esercizio di lettura. Leggere prima con le doppie, poi senza, un testo come questo, ad esempio.

Annibale, tutt’altro che privo di senno, si arrampicò sulle Alpi andando al piccolo trotto. Tutto felice della sua impresa, scese in Italia allegro e festante, in groppa al suo elefante. L’esercito romano, impallidito, nulla poté contro tanto ammiraglio e, simile ad un ammasso di foglie secche, prese la via della fuga, in preda al collasso. Il coraggio di Annibale, osso d’uro d’annata, lo precedeva prima di ogni battaglia costringendo il nemico alla ritirata. Dalla sua sella sembrava dire “Non pestatemi i calli, che devo passare!” Arriverò alla somma capitale e indosserò l’alloro imperiale.

Insomma, ascoltarsi sbagliare di proposito è divertente e aiuta a capire la differenza tra un suono lungo e uno breve.

Parole con le doppie

Se vuoi cimentarti in esercizi sulle doppie, ecco quel che fa per te


Ecco un’altra pagina di esercizio delle quattro che proponiamo nel file .pdf da scaricare, completare e colorare, proprio con esercizi sulle amate-odiate doppie.