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Pix 2013 al Moi: prime impressioni su corpi, favole e animali fantastici

Paola Cabutti Opulenta indolenza

Eccoci di ritorno da Pix 2013, ovverosia Paratissima anno nono. Le prime impressioni sono di un’edizione attenta ai corpi, ai segni (che siano tatuaggi o stelle nel cielo) e alle favole.
Confessiamo di essere arrivate molto prima dell’apertura ufficiale e di essere riuscite a guardare le opere di un solo padiglione da dentro. Le altre le abbiamo sbirciate da fuori, maledicendo i riflessi delle vetrine 🙂
Possiamo testimoniare che già alle nove e mezza lo staff è al lavoro e le opere fanno comunque bella mostra di sè!

Abbiamo incontrato mantidi religiose, piovre giganti del Pacifico alle prese con gorilla dallo sguardo malinconico, e personaggi delle favole (Pinocchio e la Fata Turchina, il corvo che cerca di agguantare l’uva).

C’ è anche un imponente bestione preistorico, un Gigantosaurus Carolinii di 14 metri, risalente al periodo cretaceo.


Proprio seguendo le indicazioni per il dinosauro, attrazione di sicura presa sui bambini, trovi lo spazio espositivo (il V1) di Paula Dias, la nostra pittrice preferita che presenta un progetto ispirato alla poesia “Mare Portoghese”, di Fernando Pessoa.

Corpi di donne incinte, colombi imborghesiti, ritratti di ragazze assorte, teschi e simboli misteriosi disegnati sulla pelle dialogano con archetipi, fiabe, segni magici e marchi quasi esoterici.  Strane trasmutazioni si operano. Sulla forma umana e su quella animale sembra stendersi una patina magica.

Paola Cabutti Opulenta indolenza

Una geografia nuova si delinea. Una specie di neosimbolismo affettivo o esistenziale, collega forse anche opere diverse tra loro, come i tatuaggi di Nicolai Lilin e gli azulejos (o le geometrie all’uncinetto che ricordano le coperte delle nonne) di Paula? Maschile e femminile si incontrano?

Sarà per questo che i quadri di Paula si trovano accanto a soggetti sepolcrali? I teschi che abbiamo visto guidare una Volkswagen accanto alle icone dello scrittore siberiano, ci parlano di morte o di vita?
Noi la vediamo come un memento mori che invita a vivere 🙂

E tu?

Paratissima è amica dei bambini. C’è una grande stanza dove si può giocare!!
Tutti sono chiamati a partecipare, qual è il tuo sogno nel cassetto? Ma soprattutto… hai il cassetto? 🙂

Raccontaci la tua esperienza a Paratissima!!!

La foto dei quadri di Paula Dias è di Davide Mazzocco