Cos’è il platano, quello strano frutto simile ad una banana ma più grande, più verde, che vediamo nei negozi etnici e di cui leggiamo, ad esempio, nei libri antillesi? Il platano sembra una banana ma non lo è. I due frutti sono parenti ma la banana si mangia cruda, è dolce e particolarmente adatta ai dessert mentre il platano va cotto, ha un sapore particolarissimo che può vagamente ricordare quello della zucca ma insomma no, il platano è il platano.
Lo si mangia a colazione, come aperitivo, al forno come primo piatto o come contorno. In alcune zuppe fa da legante e conferisce al piatto un aspetto cremoso. Se pestato e ridotto a farina può essere usato per fare focacce, pizze o frittelle e, parola di Elisabeth, l’amica che me lo ha fatto conoscere, fa venire dei muscolazzi mica da ridere 🙂
Quel che è certo, è che è ricco di potassio, fosforo e magnesio!
L’opzione “platano fritto in pastella dolce” sembra particolarmente invitante ma ci siamo accontentati della preparazione base.
Originario delle Filippine e dell’Indonesia, è ora diffuso in centro e sud America e nell’Africa equatoriale.
Come si prepara il platano?
Il platano non si sbuccia come una banana, lo si incide longitudinalmente (e con un certo senso dell’avventura) con il coltello dopodiché si toglie la buccia tirando con decisione.
Tagliato a fettine, può essere fritto, schiacciato con un particolare strumento schiaccia-platani e poi ancora passato in padella.
Si tratta di una pressa di legno con un cardine dotato di cerniera sul lato. Si alza la parte superiore, si mette la fettina e si la si riabbassa esercitando una lieve pressione.
In mancanza della pressa, si può usare un cucchiaio di legno da premere delicatamente sul frutto.
Si mangia caldo, spruzzato di poco sale.
Un’altra ricetta, forse meno pesante per il fegato, è la puré di platano. Si fa bollire il platano, lo si taglia e lo si frulla.
Poi lo si mette a cuocere con un po’ di latte e burro. Alla fine si aggiunge della noce moscata.
Per i più coraggiosi, è da provare la ricetta dei platani flambé
Si tagliano i platani a metà, si infarinano e si passano nell’uovo prima di friggerle.
Si cosparge di Grand Marnier e si dà fuoco prima di servirlo (quest’operazione va fatta lontano da tende e lontano da pensili o elementi infiammabili).
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