Ci siamo imbarcate nell’impresa “fai da te”, di regalare una seconda vita ad una di quelle scatole porta bottiglia che capita di ricevere a Natale. L’abbiamo conservata fiduciose di farne qualcosa di utile, con quelle vagonate di colori che abbiamo accumulato negli anni e che, grazie al cielo, non scadono in fretta come i legumi (compri dei fiocchi di ceci, ti sembra di averli lì al massimo da tre mesi, li tiri fuori e sono già fuori tempo massimo).
Le scatole di cartone, di latta, di legno, sono oggetti affascinanti. Custodiscono segreti, ferri da calza, figurine, tesori e bottini di guerra di grandi e piccini.
Conchiglie, sassi, semi, bulloni, moschettoni, fischi, trottole, come faremmo a ritrivarli senza la loro brava scatola??
Lanciamo un grido di amore e di riconoscenza a questi recipienti anche affettivi, dove, dopo anni di oblio, scoviamo intatto il nostro passato!!
Ecco quello che, progetti megalomani a parte, siamo riuscite a combinare.
Su un bellissimo libro dal titolo Decorazione pittorica (Tecniche nuove), abbiamo ammirato lo stile norvegese Rosemaling e, usando quel che avevamo (colori non proprio norvegesi), abbiamo realizzato un traliccio fiorito per abbellire la nostra scatola di partenza.
Per realizzare la scatola di recupero “fai da te” servono:
- carta vetrata
- cementite (pittura tappa buchi e coprente)
- colore neutro da usare come base
- pennello piatto numero 3, pennello tondo numero 3
- pennello tondo numero 1
- carta copiativa
- matita morbida bianca o nera a seconda del colore di base da voi scelto
- colori armoniosi tra loro
Una volta che avrai il tuo disegno, dovrai colorarlo al contrario con una matita morbida e poi ripassarlo “sul dritto”. Così facendo potrai fare una carta carbone fatta in casa (molto più pulita dell’originale). La scatola va scartavetrata, dipinta con la cementite che deve opportunamente asciugare, dipinta con un colore neutro e poi sta alla tua fantasia…
La pittura su legno si basa su strati sovrapposti con i quali si possono dare le sfumature e le ombre. Con il pennello piatto si procede a riempire le campiture più grandi e poi, con pennelli sempre più piccoli, si aggiungono dettagli. Abbiamo trovato un sito che spiega benissimo come procedere nel migliore dei modi. Si tratta di Creare insieme.
Cosa ne pensi? Hai mai riciclato recipienti o altri oggetti?
Raccontaci 🙂
Se ti interessano i lavoretti, dai un’occhiata a questi articoli:
Articolo e foto di Elena Bottari