La formazione da tatuatore di Kolima nella società dei criminali onesti di Fiume Basso si intreccia agli episodi salienti di un’adolescenza molto fuori dal nostro ordinario, eppure così umanamente vicina. Gli ingredienti di questo bellissimo romanzo illustrato (numerosi i contributi iconografici, eleganti e misteriosi) si ritrovano nella vita di ogni ragazzo: famiglia, amici, onore, regole, passioni, umiliazioni, luci ed ombre.
La crisi della società russa senza più una rotta, la letale diffusione delle droghe, la perdita dell’etica tramandata dagli anziani a favore della legge del più forte (del più spietato) fanno da sfondo alle esperienze di Kolima alla ricerca del proprio posto nel mondo. Ogni storia è un disegno, un tatuaggio sulla pelle, proprio come ogni tatuaggio, nella tradizione raccontata da Nicolai Lilin, porta con sé significati simbolici che si arricchiscono di ulteriore senso, se considerati assieme agli altri segni portati sul corpo.
Nonostante la durezza di molte pagine, Storie sulla pelle comunica una grande vitalità e il senso che esiste una strada buona da battere, che permette di tenere a bada il serpente nero che è in ognuno di noi. E’ possibile scegliere! Le nostre scelte, anche quelle che ci sembrano meno importanti, hanno delle conseguenze anche per gli altri.
A metà strada tra progresso e tradizione, Kolima trova il proprio modo di conciliare il meglio dei due mondi dei quali è depositario, senza rinunciare alla propria personale visione e rivoluzione. Con poche parole e molto senso dell’umorismo, merce rarissima di questi tempi, Nicolai Lilin restituisce alla vita i propri ricordi, romanzati, offrendoci infiniti spunti di riflessione.
Ogni personaggio, primario o di secondo piano, respira in queste pagine in cui basta un nome per evocare un intero mondo. Così tra Abissi, Profeti, Batteristi compiamo un viaggio nello spazio e nel tempo, da cui non si torna a mani vuote.
La lettura di Storie sulla pelle è caldamente consigliata soprattutto a chi voglia farsi un tatuaggio ma non abbia ben chiaro cosa stia per fare e ai genitori in crisi di fronte ai figli desiderosi di un disegno sulla pelle.
Se ti piace Nicolai Lilin leggi il nostro articolo sul recente film Educazione Siberiana, di Gabriele Salvatores.
Articolo di Elena Bottari