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Terra Madre 2014

Terra Madre torna in grande stile: cioccolato, formaggi da latte crudo, latte del Mediterraneo (il progetto Lactimed), spezie, frutti spontanei, meraviglie del gusto, dell’olfatto e anche della vista illustrate da chi li coltiva e li conosce bene.

Pasta di cacao, fave di cacao, frutti, tavolette rigorosamente buone e giuste

come quelle della zona delle Esmeraldas, in Ecuador.

Le more di gelso del Pamir assieme alle sete, i grilli del Messico

che sanno di limone e hanno un gusto delicato (tutti molto interessati ma le ciotole degli assaggi sono rimaste praticamente intatte), mais nero, mais azzurro buonissimo in polvere (ci si fanno delle tortillas azzurre)

cachase, marmellate, mieli, insomma un mondo di diversità e colori si ritrova a Torino, come ogni due anni. Il progetto degli orti africani prosegue e grande è l’impegno di Slow Food per sostenere gli orti familiari che danno da mangiare al 75% della popolazione mondiale.

Prodotti della terra e prodotti artigianali si tengono compagnia sui coloratissimi banconi dove si possono acquistare anche tessuti artigianali. Varietà alimentari e varietà tessili vengono coltivate e trasformate con uguale cura ed è molto bello confrontare le trame esposte dagli stand oltreché le produzioni tipiche ad uso alimentare.

Il latte vivo, crudo, non pastorizzato, è un protagonista a pieno titolo di questa edizione che si propone di “vaccinare” i cittadini da campagne talvolta terroristiche contro il latte non cotto. Che senso ha bollire il latte, uccidendo i batteri buoni, per poi reintrodurre fermenti? Se il latte fosse di alta qualità, se le mucche da cui proviene fossero sane e il loro ambiente di vita naturalmente salubre, ci sarebbe bisogno di sterilizzarlo?

Ecco dei formaggi a latte fresco e la loro filosofia 🙂