Zarafa, potere ai piccoli! Meraviglioso film d’animazione
Elena Bottari Aprile 8, 2013I piccoli in catene, nella prima scena del bellissimo film “Zarafa, giraffa giramondo“, anticipano gli animali in gabbia che vedremo più avanti. Bambini e animali, puri di spirito, hanno vita dura su questo mondo e sembrano condividere un destino di cattività. Uno spregevole schiavista ha fatto prigioniero Maki, bambino africano il cui nome, forse non a caso, sa di Grecia e di Mediterraneo.
Il suo villaggio probabilmente è stato distrutto ma non si rassegna, tenta la fuga e, pur inseguito da molossi e tipacci, compie il proprio viaggio attraverso deserti, mari e montagne fino ad arrivare a Parigi. La natura veglia su di lui, la civiltà del progresso e del possesso lo vuole ridurre in catene. Per fortuna per lui, e per noi, c’è la civiltà del mare e della solidarietà, c’è Populina con il suo equipaggio e c’è Hassan, il signore del deserto, con i suoi occhi grigioblu e la sua saggezza. “Nel deserto e nel mare, quando ti perdi, guarda le stelle”, dice Hassan a Maki 🙂
Mucche sacre del Tibet, ippopotami e farfalle sono i comprimari della protagonista assoluta, la piccola Zarafa, la giraffa che Maki ha promesso di riportare in Africa. Alla bellissima voce narrante di Vinicio Capossela, ben si accompagnano il sirtaki e la canzone di coda, Zarafa Giraffa
il collo arriva in alto
come una mongolfiera
vola sulla sera
più leggera dell’aria in sfilata
e il tesoro del pirata
Viene in mente una bellissima poesia di Stefano Benni
La giraffa ha il cuore
lontano dai pensieri.
Si è innamorata ieri
e ancora non lo sa.
Marsiglia, lo sapeva, è l’unica città del mondo dove non ci si sente stranieri. Da qualunque posto si provenga, a qualunque razza si appartenga. Si può solo essere marsigliesi, e basta. Lo si legge nello sguardo della gente. Una sensazione unica di universalità.
Articolo di Elena Bottari
La foto è di Nationaal Archief