Zoom Torino ci ha invitate a visitare la Savana, il Madagascar, Petra, insomma tutti gli ambienti del bioparco di Torino assieme ai blogger torinesi. E’ stato un piacere !
Il parco ci è parso visibilmente trasformato negli ultimi anni, sempre più ricco di specie animali e vegetali. Siamo un po’ fissate con entrambe le categorie e un giorno torneremo con calma a disegnare gli animali.
Abbiamo incontrato animali bellissimi e misteriosi, come il marabù, quattro fascinosi giraffi, una famiglia di lemuri composta solo da femmine (così si usa nella società matriarcale dei simpatici animali), tartarughe giganti, antilopi e struzzi dal carattere focoso e dalle manie di grandezza.
Gli animali del parco, tutti nati in cattività, sono liberi di muoversi, mangiare, tenere l’orto (i lemuri hanno seminato, più o meno volontariamente, pomodori e altre piante alimentari con grande successo) trovare il proprio equilibrio nel proprio ambiente.
Sono seguiti e curati da personale specializzato e non devono eseguire numeri da circo o fare spettacolo. Sono semplicemente se stessi 🙂 sotto gli obiettivi fotografici dei visitatori, emozionati di poterli ammirare.
Alcune specie parteciperanno a progetti di reinserimento. I pinguini, ad esempio, che andranno a ripopolare le coste del Sud Africa grazie ad una collaborazione tra Zoom Torino e le associazioni di tutela della fauna selvatica locale. Non è facile separare un uovo dai suoi genitori che, monogami e legati al proprio nido che mantengono per tutta la vita, non si faranno certo infinocchiare facilmente 🙂
Abbiamo scoperto che gli struzzi temono le giraffe ma fanno i bulli con tutti gli altri compagni di vita e che, nella Savana, per ora vige la segregazione di genere, struzzi a parte. I lemuri, come immaginavamo dal loro sguardo solo apparentemente distratto, sono delle vecchie volpi e le tartarughe sono lente solo nelle fiabe. Flavia, infatti, ha avuto una bizzarra sorpresa con un giovane esemplare di tartaruga in fuga…