L’autostima
Elena Bottari Ottobre 8, 2012Amare se stessi. Tormentone o pietra angolare?
Prima di tutto vale forse la pena di dire che non è obbligatorio amare se stessi e che, se non ci si ama, forse un motivo c’è.
Cerca di guardare obiettivamente a te stessa, a cosa ti piace di te, a cosa non ti piace. Cosa ti fa soffrire del tuo comportamento o del tuo carattere, cosa invece ti rende orgogliosa?
Impara a non giudicarti come se il giudizio fosse una condanna definitiva.
Se hai dei difetti, e tutti li hanno, devi saperli individuare ed essere consapevole del fatto che puoi cambiare.
Non partire dalle categorie di giusto o sbagliato, pensa a come sei fatta, alla tua storia, ai tuoi interessi, alle tue passioni, ai tuoi difetti, magari nell’ottica del “campo lungo”.
Valuta il passato lucidamente, dandogli il peso che merita. Il passato è alle tue spalle, le colpe che ti attribuisci non sono marchi di infamia, cerca di guardare con distacco alle tue esperienze e chiediti se e come, il tuo passato possa aiutarti a costruire un presente più felice, in cui tu possa essere più soddisfatta di te stessa.
Amare se stessi non è sempre la conseguenza di azioni lodevoli. Ci sono persone generose e integerrime che non si amano.
Verrebbe da dire, è un bel problema!
Molte persone pensano che l’amor proprio dipenda dall’amore che gli altri ci dimostrano, altre pensano che “volersi bene” sia una questione soprattutto di immagine e che, curando quella, anche la sfera emotiva cambi positivamente. Altre ancora credono che l’autostima passi attraverso la realizzazione professionale e sociale, o attraverso il talento.
Comunque sia, il nostro consiglio è di basare il proprio amore di sé sulla roccia dell’impegno e non sulle sabbie mobili del successo.
Rimanendo in tema geologico quindi, converrà fare del rispetto di sé, della propria costanza nel perseguire i propri sogni e nel migliorare, la pietra angolare della propria autostima : )
Se ti interessa il tema della percezione di sé leggi
Foto di Giancarlo Giupponi Trentino da Flikr