Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Azulejos, gocce e geometrie marine. Torino-Portogallo andata e ritorno

Elena Bottari Gennaio 31, 2014

Gli azulejos di Paula Dias, come cristalli di memoria, riempiono il mare della distanza che ci separa da casa o forse da noi stessi. Da Torino, dove Paula lavora ai suoi quadri, parte un filo di Arianna verso il Portogallo che abbiamo pensato di documentare.

In ognuno di noi c’è un mare di ricordi, di gocce e geometrie che agiscono  e ci ricordano chi siamo, da dove veniamo e ci indicano una strada dove andare.

Aldilà del mare, questo è certo, c’è sempre una storia da raccontare.

Sulla cima di altissime scale ci sono conigli e cappelli pronti a stupire.
Lenze, fili e colature di colore tessono le trame di coperte o tapezzerie ideali.

Ora gli azulejos sono intatti, ora il colore torna all’origine della sua azzurrità.

Gli azulejos oggi decorano le stazioni della metropolitana di Lisbona e abbelliscono molte pareti lontane dal mare ma la loro prima funzione era di proteggere i muri dall’aggressione del sale. Vetrificato nella mattonella, il colore si cristallizzava contro l’aggressione di altri cristalli, quelli del sale.

E’ dipanando questo gomitolo di pensieri, che Paula è alle prese con un ciclo di quadri che dialogano con la poesia portoghese e con il mito del mare. Insomma Italia chiama Portogallo!!
E noi non vediamo l’ora di salpare 🙂

La colonna sonora è Hæmle Staj (Secret Place) di So I’m An Islander 

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