Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Cibo e giallo, intrecci di cibo e psiche

Flavia Cavalero Settembre 3, 2019

Il panorama editoriale italiano pullula di persone che amano scrivere e pubblicano libri e se si parte da questo assunto il coraggio per dare alle stampe l’ennesima pubblicazione viene sicuramente a mancare. Che poi ci sarebbe davvero da chiedersi come mai sentiamo forte questa passione, questa voglia di scrivere e di fare leggere ad altre persone i nostri lavori. Noi, in verità, non ci siamo soffermati a pensare al fenomeno, semmai ci siamo messi di buona lena e abbiamo letto, letto moltissimi libri e abbiamo studiato alcuni personaggi. Siamo partiti dalla curiosità di sapere quale fosse la funzione del cibo per alcuni personaggi di romanzi gialli e polizieschi.
Quattro psicologi e una giornalista che condividono alcune passioni: la lettura, la scrittura e il buon cibo. E’ stato quasi naturale mettere tutto insieme e scrivere. Il prodotto è un testo insolito, scritto su altri libri, presi un po’ a caso seguendo ognuno i gusti personali.
Come diciamo nella presentazione:

Il cibo è cultura, tradizione, legame con le persone e con il territorio. Ma è anche metafora ed è un modo che la psiche usa per esprimere agi e disagi, il rapporto con esso può essere funzionale o di-sfunzionale. Ci sono molti aspetti, che non sempre vengono considerati, in questa relazione tra essere umano e cibo. Il libro è cultura, tradizione, legame con le persone e a volte anche col territorio.Potrebbe quindi esistere una stretta relazione tra cibo e scrittura. Gli autori di libri noir lo utilizzano molto, alcuni più di altri, alcuni dedicandogli ampio spazio. Il nostro lavoro consiste nel cercare di svelare quale sia la funzione che è stata affidata al cibo, cercando di tradurre ciò che famosi e importanti autori della letteratura noir hanno scritto, nei loro romanzi, con il linguaggio del cibo. Per usare il linguaggio del cibo, questo può essere definito un libro a chilometro zero; genuino e senza passaggio di intermediari tra produttore e consumatore finale.

Petra Delicado, Fabio Montale, Maurizio Vivaldi, Montalbano, Lo zio, Carvalho e Nero Wolfe sono i personaggi che abbiamo analizzato, trovando una rappresentazione eterogenea che va da chi mangia quando se ne ricorda a chi dedica al cibo una vera e propria adorazione.
Vuoi saperne di più? Qui trovi un estratto del libro.

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