Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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La cicala e la formica, una storia femminista per bambini

Elena Bottari Marzo 8, 2013

Al Teatro Ragazzi e Giovani abbiamo assistito  al meraviglioso spettacolo della Cicala e la formica (una storia quasi femminista),  dell’Accademia  perduta di Bagnacavallo. Si tratta di una rivisitazione in chiave rodariana che supera la posizione di  Gianni Rodari. Le due protagniste femminili, così diverse, si aiutano e diventano amiche.

Alla formica 

Chiedo scusa alla favola antica
se non mi piace l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala

Rivoluzione

Ho visto una formica
in un giorno freddo e triste
donare alla cicala
metà delle sue provviste.

Tutto cambia: le nuvole,
le favole, le persone.
La formica si fa generosa:
E’ una rivoluzione!

Gianni Rodari

A differenza della storia originale (di Jean De la Fontaine) in cui la formica lascia la cicala all’addiaccio, qui la solidarietà trionfa e la sorellanza ha un ruolo decisivo 🙂
Nello spettacolo in questione, la cicala regala il suo canto ad un impresario senza scrupoli che alla fine la lascia al freddo e se ne va in Marocco con i soldi guadagnati grazie a lei.

La formica è generosa fin da subito ma, viste le intimidazioni dell’impresario calabrone e la credulità della cicala che si fa schiavizzare da chi crede la ami, decide che è meglio farsi gli affari suoi. Il calabrone, imbonitore esperto in pubblicità e star system, costringe la cicala a lavorare anche i giorni di festa e poco gli importa che la voce della sua vedette scompaia a forza di lavorare. La cicala si illude che lui la ami e non si preoccupa del futuro, che immagina dorato e assieme al suo compagno.

Alla fine però, quando la cicala sotto la neve offre il suo canto a chi le regali un chicco di grano o un posto caldo dove stare, la formica le parla e la invita a trascorrere l’inverno con lei. La scatola di caramelle dove la formica si rifugia dal freddo è piena di provviste e di calore. E’ piccola ma in due ci staranno benone.

La vera rivoluzione, per dirla alla Rodari, è che le due trovano il modo per vivere al caldo e in allegria. La formica, dall’animo più matematico, suona la fisarmonica e accompagna il canto della cicala che non sa leggere né scrivere ma che sa regalare emozioni con il suo magnifico canto. Insieme si completano e sono felici.

E’ uno spettacolo pieno di canzoni originali ottimamente interpretate e di costumi fantasiosi. Inni alla frutta e canzoni sugli insetti costellano i testi in rima, mai scontati.

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Articolo di Elena Bottari

 

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