Se vuoi sapere cosa abbiano in comune i topi, gli uccelli e gli uomini, leggi La Favola di Mamma Pipistrello. I topi hanno grandi orecchie cone i pipistrelli, gli uccelli hanno le ali come i pipistrelli, gli uomini allattano i loro piccoli come i pipistrelli.
Mamma Pipistrello li considera suoi parenti ma loro preferiscono allontanarsi da lei, sottolineando le differenze piuttosto che i tratti comuni.
Dopo aver constatato l’antipatia degli animali con cui ha così tanto in comune, Mamma Pipistrello torna a casa molto arrabbiata e decide di non parlare più con nessuno, di non vivere in cielo nè in terra e di ritirarsi nelle grotte o sugli alberi a testa in giù.
Una bella favola, coloratissima e illustrata in modo molto efficace, sul perché del comportamento dei pipistrelli e sul perché del comportamento degli uomini che preferiscono la divisione alla comunanza.
La storia di questo libro è liberamente tratta da un racconto di Babakar Mbaye Ndaak, presidente dei raccontastorie del Senegal, professore di storia e geografia. Insomma un grande griot 🙂
I griot sono dei cantori, degli aedi sullo stile di quelli che tramandarono l’Iliade e l’Odissea, dediti alla tradizione orale del proprio popolo.
Questo libro semplice e molto ben riuscito è un ottimo punto di partenza per trattare di biologia.
I pipistrelli sono dei mammiferi che volano, un concetto tutt’altro facile da capire per i bambini 🙂
E poi il tema della diffidenza tra i popoli che non riconoscono quasi mai l’uno nell’altro, è introdotto in modo intelligente e ironico, senza un briciolo di retorica.
Questo libro, adatto a bambini dai 2 ai 6 anni, può essere il primo passo di un percorso di riflessione sul tema della differenza. La seconda tappa, per bambini dai 7 ai 12 anni, potrebbe essere il libro Orzowei di Alberto Manzi, un classico purtroppo dimenticato ma meraviglioso sull’amicizia e sulla fratellanza dei popoli.
Vale la pena citare una bellissima poesia che troviamo citata in Orzowei
Manca un ponte fra i cuori…
Se questo ponte ci fosse
gli uomini si scambierebbero i segreti,
i pensieri lieti,
il sorriso e il perdono…
… fanciullo,
costruisci con le tue mani,
senza travi,
questo ponte d’oro.Emilia Alboret