Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Film di mafia

Elena Bottari Giugno 25, 2013

Classici americani a parte, ci sono film di mafia che forse non tutti hanno visto. Eccone alcuni provenienti da altre latitudini, nostrani, di taglio e genere diversissimi, che vale la pena guardare.

Donnie Brasco di Mike Newell
La storia, vera, dell’infiltrato Joe Pistone a contatto con la mafia newyorkese. Ritratto delle dinamiche spietate dei trafficanti di droga e della vita dei loro gregari, “uomini invisibili”. I dialoghi, efficacissimi, rivelano la psicologia basata sul sospetto e sull’annientamento, tipica delle organizzazioni mafiose. “In Cosa Nostra se uno ti convoca, sei vivo quando entri e sei morto quando esci, ed è il tuo migliore amico a liquidarti”

Election di Jonnie To
La complicatissima elezione del nuovo capo della Triade, tra sgambetti, strategie di guerra, colpi bassissimi e violenza. Solo calcolo e guerra all’orizzonte in un mondo dove il dominio è l’unica cosa che conta. Tensione perpetua e ironia spesso amarissima in questo film senza tregua.

Fortapàsc di Marco Risi
La storia di Giancarlo Siani, giornalista-giornalista de Il Mattino, ucciso a 26 anni per aver indagato su corruzione, connivenza tra politica e camorra e appalti pubblici. Un bellissimo film, giovane e fresco come lo spirito di verità che Siani incarnava.

Sonatine di Takeshi Kitano
Yakuza e insensatezza lungo un azzurro mare che indica un’alternativa alla violenza a cui, però, non ci si può più sottrarre.

100 giorni a Palermo di Giuseppe Ferrara
Gli ultimi 100 giorni del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa inviato in Sicilia per combattere la mafia che aveva assassinato, in brevissimo tempo, uno spaventoso numero di uomini dello Stato. L’incredibile storia di un delitto annunciato.

Mafioso di Alberto Lattuada
Un uomo al di sopra di ogni sospetto, lavoratore, rispettato si ritrova  coinvolto in un incubo di baciamani, coppole, “onore” che culmina in un “viaggio” negli Stati Uniti che sembrava impensabile all’inizio del film.

Traffic di Steven Sodebergh
Si sviluppa su tre scenari questo film sugli intrichi e le intersezioni della droga: Messico, San Diego e Washington sono i luoghi attraverso i quali si muovono gli attori della cocaina: agenti, giudici, narcotrafficanti, spacciatori, acquirenti al dettaglio in un vortice sempre più stretto.

Là-bas di Guido Lombardi
Organizzazioni criminali, droga e disillusione in un’Italia che sembra lontana ma non lo è. Il sogno di una vita migliore si infrange contro il muro dello sfruttamento ma forse una via di scampo c’è.

I 100 passi di Marco Tullio Giordana

Un meraviglioso Luigi Lo Cascio nel film sulla vita di Peppino Impastato. Sceneggiatura perfetta e splendido film su come si possa prendere le distanze da quello che abbiamo a pochi passi da noi e da come sia possibile cambiare.

Le mani sulla città di Francesco Rosi
Speculazione edilizia e corruzione di politici-imprenditori della prima ora, con la benedizione del vescovo. La politica che vende l’anima al diavolo per denaro, l’inizio del cemento in Italia.

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Articolo di Elena Bottari

La foto è di New York Public Library

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