Site icon Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

Fobie. Il coraggio è il superamento della paura

scheletro

Ragni, aghi, aerei, ma anche farfalle, spigoli, clown, bambole; ogni cosa, ogni situazione può essere oggetto di una fobia. Le fobie sono praticamente innumerabili e, alla maggior parte delle persone, spesso appaiono incomprensibili e inimmaginabili.

Eppure tengono compagnia a molti e spesso limitano la libertà, il raggio di azione e le possibilità finanche di divertimento. Ciononostante tendono ad essere sottovalutate, pur essendo tra i disturbi più comuni (Kessler et al. 2005), raramente sono considerate motivo sufficiente per correre al riparo e rivolgersi ad un professionista. Ciò accade perché:

Le fobie monosintomatiche sono estremamente diffuse e in sé non sono indicative di forti tendenze nevrotiche. Esse rappresentano, in moltissimi casi, l’evoluzione degli innatismi presenti nella nostra specie. E’ questo il caso della fobia dei serpenti o di altri animali, del tuono, del buio, del sangue, tipiche paure infantili che possono persistere anche in età adulta. Anche la paura degli spazi chiusi (claustrofobia), degli spazi aperti (agorafobia) e dell’altezza (acrofobia) trovano la loro materializzazione in configurazioni percettive che nella storia della nostra specie si sono rivelate dannose. Almeno una fobia non si nega a nessuno!

Spesso solo quando insorgono impedimenti nella vita di tutti i giorni si ricorre ad un professionista, ad esempio quando la fobia interferisce con un nuovo lavoro o una nuova situazione.

La paura non è univoca e ha diversi gradi di intensità, a partire dal timore fino all’angoscia, le fobie stanno più o meno a metà strada. La comunità scientifica dibatte da anni sulle origini di questo fenomeno e non si è arrivati a conclusioni certe, forse perché una spiegazione non ne esclude altre e probabilmente le origini possono essere diverse a seconda delle situazioni.

Cosa e quali sono le fobie?

Le fobie appartengono alla categoria dell’ansia e sono definite come “paura marcata e persistente di un oggetto o di una situazione particolare” e vengono suddivise in fobie specifiche e sociali. La sensazione è che con le nuove tecnologie ve ne siano altre da annoverare, come la nomofobia ossia la paura di perdere/dimenticare il cellulare o altre tecnologie che permettono la connessione con altre persone.

Quelle specifiche sono caratterizzate dall’insorgere di ansia all’esposizione a un oggetto o a una situazione temuti, che spesso determina condotte di evitamento. Tra le più comuni troviamo:

Poiché il sintomo non trova giustificazione nella reale pericolosità dell’oggetto che incute paura, la tipologia delle fobie può essere sconfinata. Nella classificazione si tiene dunque conto solo di quelle maggiormente diffuse.

Fobie sociali caratterizzate da una forte ansia suscitata da situazioni che potrebbero implicare di essere sottoposti al giudizio di altre persone, o anche solo di essere esposti alla loro presenza. Le situazioni più comuni in cui possono presentarsi fobie sociali sono:

“Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.”

(Martin Luther King)

Il coraggio è il superamento della paura (Tiziano Terzani – La fine è il mio inizio)

Leggi anche:

L’illustrazione è tratta da Internet Archive Book Images