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Grane, semi e chicchi, buone pratiche del raccoglitore. Cosa fare prima di seminare?

Se, come me e come molti altri pollici verdi a piede libero, raccogli semi ovunque ve ne siano e li conservi in scatole di fortuna per una futura semina, sappi che non tutti i semi vanno trattati allo stesso modo e che, la giusta preparazione, aiuta la germinazione delle tue “verdi speranze”.

Colorati, pelosi (i semi delle rose lo sono spesso), leggerissimi o giganteschi come le noci di cocco, i semi sono un enorme prodigio della natura!! Ecco, per l’appunto, la mia prodigiosa scatola di cartone porta semi 🙂


Ci sono semi piccoli, grandi, molli, duri, “alati”, così piccoli che nemmeno si vedono (come quelli delle cactacee o di piante da orto come la boragine). Alcuni semi hanno bisogno di stare un po’ al freddo prima di essere messi nella terra, altri hanno bisogno di stare a mollo (i semi legnosi), altri necessitano di una piccola scartavetrata o di un’incisione di aiuto.

Le 3 buone pratiche del raccoglitore di semi

Un esempio pratico

Analizziamo il contenuto della mia scatola:

Con la pawlonia il gioco si fa duro 🙂 Non è un’impresa tanto facile. Ci vuole un terreno povero e con qualche calcinaccio, da scaldare opportunamente perché si disinfetti e poi, più tempo è strascorso dall’apertura delle capsule, più l’impresa sarà difficile. Però i suoi fiori sono bellissimi e profumati.

La magnolia ha bisogno di fresco e di un terreno ricco di torba. la germinazione è molto lunga ma vale la pena di tentare. Le rose, anche loro, hanno bisogno di temperature fresche e di un’immersione di 24 ore prima della semina. Non sempre, contrariamente a ciò che siamo portati a pensare, il caldo è quel che ci vuole 🙂

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