Grane, semi e chicchi, buone pratiche del raccoglitore. Cosa fare prima di seminare?
Elena Bottari Maggio 9, 2014Se, come me e come molti altri pollici verdi a piede libero, raccogli semi ovunque ve ne siano e li conservi in scatole di fortuna per una futura semina, sappi che non tutti i semi vanno trattati allo stesso modo e che, la giusta preparazione, aiuta la germinazione delle tue “verdi speranze”.
Colorati, pelosi (i semi delle rose lo sono spesso), leggerissimi o giganteschi come le noci di cocco, i semi sono un enorme prodigio della natura!! Ecco, per l’appunto, la mia prodigiosa scatola di cartone porta semi 🙂
Ci sono semi piccoli, grandi, molli, duri, “alati”, così piccoli che nemmeno si vedono (come quelli delle cactacee o di piante da orto come la boragine). Alcuni semi hanno bisogno di stare un po’ al freddo prima di essere messi nella terra, altri hanno bisogno di stare a mollo (i semi legnosi), altri necessitano di una piccola scartavetrata o di un’incisione di aiuto.
Le 3 buone pratiche del raccoglitore di semi
- La cosa migliore sarebbe sapere sempre quello che abbiamo raccolto. Se non sai chiedi aiuto ad altri, informati on line e poi scrivi un elenco di quel che hai trovato, magari con un disegnino del seme accanto. Non tutti i semi si piantano nello stesso momento. Sarà quindi utilissimo, a distanza di mesi dalla raccolta, sfoderare il tuo foglietto descrittivo 🙂
- La conoscenza è la migliore assicurazione antiinfortuni per le tue essenze verdi. Con un po’ di ricerca, scopri il periodo di semina, la preparazione adeguata al tuo seme, il terriccio migliore e le condizioni di conservazione (alla luce, all’ombra, in posti non ventilati, a che temperatura, innaffiature…)
- Scopri se il tuo seme ha un alto o basso potere germinativo. Alcuni restano vivissimi per anni, altri invece hanno bisogno di essere subito piantati.
Un esempio pratico
Analizziamo il contenuto della mia scatola:
- semi di pawlonia (e capsule legnose)
- semi di magnolia
- semi di rosa
Con la pawlonia il gioco si fa duro 🙂 Non è un’impresa tanto facile. Ci vuole un terreno povero e con qualche calcinaccio, da scaldare opportunamente perché si disinfetti e poi, più tempo è strascorso dall’apertura delle capsule, più l’impresa sarà difficile. Però i suoi fiori sono bellissimi e profumati.
La magnolia ha bisogno di fresco e di un terreno ricco di torba. la germinazione è molto lunga ma vale la pena di tentare. Le rose, anche loro, hanno bisogno di temperature fresche e di un’immersione di 24 ore prima della semina. Non sempre, contrariamente a ciò che siamo portati a pensare, il caldo è quel che ci vuole 🙂
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