Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Mamme blogger al Salone del libro: una chiacchierata il 16 maggio alle 11

Elena Bottari Maggio 14, 2013

Mamme blogger: partecipazione, espressione di sé e guadagno tra il web e la vita reale

Scopri di cosa parleremo domani al Salone del libro, stand J, padiglione 2. Abbiamo pubblicato una riflessione preliminare sul sito Francescogavello.it. Dicci la tua!
Approfondendo la conoscenza del ristretto campione di mamme blogger contattate, abbiamo scoperto che Elasti è Cavaliere del lavoro, che Mammafelice, la cui sfida quotidiana è “ricordarsi di non perdere un istante di felicità possibile”, ha iniziato con la poesia, che Mammeonline è nato come forum nel 1998, “come idea di autoaiuto, confronto, conforto e sostegno per le mamme nel web italiano che era desolatamente vuoto”.

Il sogno, per questo settore del web, è costruire ricchezza in termini di informazione e valore per chi cerca risposte, idee, esperienze, digitando la propria chiave di ricerca sui motori, senza che il lavoro e i messaggi trasmessi vengano depotenziati o usurpati da interessi commerciali in contraddizione con i contenuti dei blog… ma anche senza dimenticare la giusta mercede. Un grande potere implica una grande responsabilità. L’energia delle donne, ben rappresentata dall’immagine di Cassiopea, può cooperare al cambiamento della mentalità nel nostro paese?

E’ facile capire come le mamme blogger rientrino nella sfera dei canali preferenziali per raggiungere l’appetibile “target” delle donne coinvolte dalla gravidanza e dall’esperienza della genitorialità.

Come Debora di Mammeonline evidenzia bene

Mi sono posta spesso domande riguardo il mondo delle mamme blogger. Ho la sensazione che costituiscano un grande bacino di donne che sperano di far diventare un lavoro remunerato quello della gestione di un blog.
E ho la fastidiosa sensazione che questa speranza sia alimentata da chi ha interesse a far sì che questo sogno non si estingua perché le mamme blogger possono costituire una ricchezza per… altri.
Purtroppo chi ha questo genere di interessi è sostenuto da un sistema economico in crisi che vede, come prime vittime, specie in Italia, le donne e le mamme.

La situazione di crisi economica espone al rischio di saccheggio delle finalità positive dei blog di mamme ad opera di gruppi che hanno l’esclusivo interesse del guadagno.
Una scelta etica è però sempre possibile e auspicabile, per non soffocare i progetti che, a detta di tutte le blogger che hanno risposto al nostro appello, può avere ampio respiro e imprevedibili sviluppi solo se non si mette in gabbia, solo se, parafrasando  Loredana Lipperini e il suo interessante intervento non lasciamo che gli sponsor divorino e rendano innocuo  un fenomeno importante come quello del mommyblogging. E’ tuttavia altrettanto importante fare i conti con la realtà e accettare che, scegliere gli sponsor e assumere un codice di autorgolamentazione per l’aspetto commerciale di un sito, si pensi ad esempio a  Mommit, sia già molto. Molto più quanto venga chiesto ad altri tipi di blogger.
Perché le istanze etiche devono essere una prerogativa solo femminile?

Di questo, del potere delle mamme blogger in altri paesi  e delle interessantissime risposte che abbiamo ricevuto parleremo il 16 maggio alle 11 allo stand J, padiglione 2.

Ti aspettiamo  🙂

Articolo di Elena Bottari

La fonte della foto è Smithsonian Institution

 

 

 

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