Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Peter Pan di Barrie e Frezzato

Elena Bottari Dicembre 17, 2015

Peter Pan è un bambino eterno che non distingue tra realtà e fantasia, combatte i pirati in battaglie vere, in cui qualche bambino perduto può anche rimetterci la pelle. Vive nell’isola che non c’è, un luogo accessibile solo volando, un posto iper-reale come solo l’immaginazione infantile può essere. Peter Pan, come molti “classici per ragazzi” è un libro per adulti prima che per bambini. Parla dell’infanzia come spesso non la vogliamo vedere e parla degli adulti come spesso non ammettono di essere. Questo libro affronta il tabù, quasi sempre rimosso, della spietatezza dei bambini. Peter non si fa tanti scrupoli a sottrarre i bambini alla loro casa, e le bambine in particolare, per farle diventare mamme della ghenga dell’isola che non c’è, dove però i calzini da rammendare sono veri e i piccoli sono voraci di storie ma anche di cibo amorevolmente cucinato.

I genitori vogliono che Wendy cresca ma quando se ne va con Peter rimpiangono molto dolorosamente (soprattutto il padre “decisionista”) la loro fretta. Cosa vuol dire crescere? Se gli uccellini volano via dal nido è proprio necessario chiudere la finestra, come ha fatto la mamma di Peter?

Peter Pan è il simbolo dell’indipendenza dell’infanzia dagli adulti ma soprattutto l’occasione per vivere avventure meravigliose. Non manca niente: ci sono i pirati, ci sono le sirene, i pellerossa, i coccodrilli, tutti piuttosto cattivi. Campanellino è gelosissima e vendicativa e i bambini si aspettano le più dure punizioni da Peter. Siamo abituati a storie edulcorate, piene di buoni sentimenti e cattivi che non lo sono. Ecco, qui le emozioni negative ci sono!  Questo per quanto riguarda la storia che piace molto ai bambini anche per il senso del pericolo imminente e mortale che la pervade.

Passiamo invece alle illustrazioni di Massimiliano Frezzato! Cosa dire? Sono all’altezza del racconto e forse si spingono ancora oltre. Cupezza e luce, profondità oscure, fate e brutti ceffi, tenerezza inconsapevole e meraviglia in stili diversissimi, tutti efficaci, tutti da rimanerci incollati per lunghi minuti.

Max Frezzato, Wendy Tecnica sperimentale e grande capacità di narrare amplificano all’infinito la visionarietà della storia di Barrie, giocata spesso tra senso letterale e metaforico, tra gioco e realtà. Le tavole di Frezzato sono un sogno nel sogno, un lusso da concedersi senza dubbio come uno dei luoghi migliori dove riposare uno sguardo stanco delle solite cose.

 

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