Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Ansia da prestazione sessuale e misure perfette

Elena Bottari Luglio 1, 2013

La questione delle dimensioni ad un certo punto della vita sembra essere predominante, misura di reggiseno e lunghezza del pene appaiono direttamente proporzionali alle capacità individuali, al successo in amore e a chissà quante altre cose. Anche in questo caso la realtà è assai diversa dai “si dice che”. La sessualità non è una prestazione, è una dimensione dell’essere umani. Non esistono metri in questo.

Non temere confronti. Lascia perdere i centimetri.

Sai perché? Perché come il pene si comporti, nella sua “espansività” naturale, durante l’atto sessuale, nessuno tranne il tuo partner lo può sapere. E se anche dubiti che qualcuno possa superarti, pensa che quel che conta è che il tuo pene ti dia piacere, questo davvero nessuno può misurarlo. Questo lo sai solo tu e lo sa chi ti ama : )

Cos’è l’ansia da prestazione?

La crescente ansia da prestazione sessuale, che riguarda sia maschi sia femmine, è il frutto del condizionamento dai mass media che negli ultimi anni hanno sessualizzato al massimo l’immagine degli individui. Sia gli uomini sia le donne devono apparire sessualmente appetibili per dimostrare di essere al top. Non è innocente nemmeno il retaggio culturale che mostra l’uomo come forte potente e virile sempre, il famoso “uomo che non deve chiedere mai” e la donna come una sex bomb perennemente pronta ad esplodere. La realtà è tutt’altra cosa, per fortuna.

Se il rapporto sessuale è vissuto come una competizione, una sorta di gara con il partner o qualcosa da dimostrare agli amici, se è vissuto come una dimostrazione di competenza allora è molto probabile che prima o dopo si giunga all’ansia da prestazione, legata alla paura dell’insuccesso. Questo vale per l’uomo come per la donna, nel primo si manifesterà ad esempio come difficoltà o addirittura mancanza di erezione o come eiaculazione precoce, nella seconda può manifestarsi ad esempio con mancanza di lubrificazione vaginale e presenza di dolore o con mancanza di raggiungimento dell’orgasmo. Poiché il piacere sessuale dipende anche dalla capacità ad abbandonarsi alle proprie emozioni è facile capire che, se si pensa all’atto sessuale come ad una prestazione, si tende ad essere ben poco spontanei e si rischia di ottenere il risultato esattamente opposto a quello auspicato.

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