Il ritorno di Capitano Harlock il super-mito
Elena Bottari Gennaio 2, 2014Capitano Harlock ritorna in grande stile con Space pirate Captain Harlock e in perfetta linea con i valori del personaggio creato da Leiji Matsumoto nell’ormai lontano 1976. Pirata, filosofo, spirito immortale, wanderer (pellegrino dello spazio errante da una galassia all’altra) Harlock incarna molti miti, da quelli marinareschi (l’Olandese volante, la nave feretro, Darwin alla scoperta di nuove forme di vita) ai miti classici di Ulisse e Alexandros, forse più nell’accezione pascoliana
E così, piange, poi che giunse anelo:
piange dall’occhio nero come morte;
piange dall’occhio azzurro come cielo.
Ché si fa sempre (tale è la sua sorte)
nell’occhio nero lo sperar, più vano;
nell’occhio azzurro il desiar, più forte.
Egli ode belve fremere lontano,
egli ode forze incognite, incessanti,
passargli a fronte nell’immenso piano
Molto lontano nel futuro, o nel passato, un’astronave che non a caso si chiama Arcadia, insegue il sogno di riportare la libertà agli esseri umani manovrati dal Plenipotenziario e dai lunghi tentacoli della Gaia, super-azienda i cui dirigenti sono funzionari di governo. Una plutocrazia insomma, i cui membri beneficiano del lusso mentre le colonie umane muoiono ovunque nell’universo.
La speranza di una rinascita non sta nel nuovo big bang ma in un fiore, in un’immagine davvero zen, in cui un attimo perfetto, ripetuto all’infinito, sembra la cosa più simile alla felicità. Peccato che anche i pensieri e le azioni oscure riecheggino all’infinito, rendendo necessaria la presenza di Harlock e del suo equipaggio di immortali.
La dark matter è nell’universo ma anche negli esseri umani che spesso preferiscono l’inganno alla realtà. In un susseguirsi di ritorni, la saga di Harlock è destinata a durare in eterno e la bandiera dei pirati ritorna ad avere il sapore di libertà raccontato da Björn Larsson nel libro La vera storia del pirata Long John Silver.
Se ti interessano i film, perché non leggi anche