Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Filastrocche scaccia paura

Elena Bottari Dicembre 26, 2013

Maria Loretta Giraldo ha fatto un gran regalo a tutti i bambini con le sue Filastrocche scaccia paura. Leggerle prima di dormire aiuta ad addormentarsi senza temere babau e streghe. I fantasmi si sporcano il vestito, gli gnomi inseguono bucce di castagna e il lupo cattivo promette di non mangiare più i capretti con gli zoccoletti per indirizzarsi senza scampo ad una dieta di solo gelato.

Quindi…

Vi fanno paura fantasmi e streghe,
orchi e stivali di sette leghe,
vi terrorizza il solo pensiero
che sotto il letto ci sia l’uomo nero?
Tremate pure, prima però
veniqui qui, sentite un po’:
anche fantasmi, draghi, folletti
han tremarelle, ansie, difetti,
anche le streghe fan brutta figura,
erciò … a che serve avere paura?

A che serve tremare dal terrore se poi si scopre che il piccolo orco è molto buono e ogni sera ubbidisce alla sua mamma e se ne va a nanna e il Babau ama i boscotti col té e ogni notte è il mago del buio che rende tutto il mondo nero e scuro

Il mago del buio
viene ogni sera
e con la bacchetta magica e nera
tocca pian piano
tutte le cose
le fa tranquille e silenziose.
Tutta la notte
fa la magia,
poi di mattina
se ne va via.

Se poi si fanno sogni brutti, basta sapere che c’è la fata Luna, di fronte alla quale tutti i mostri, anche i più brutti, scappano tutti.

Quando la notte è più profonda,
quando la luna è tonda tonda,
viene la strega dei sogni brutti
e un brutto sogna porta per tutti.
Al suo passaggio ogni bambino
si sveglia e piange dentro il lettino,
chiama la mamma perché ha paura,
piange e si sveglia ogni creatura.
Ma state certi che per fortuna
le corre dietro la Fata Luna
e anche i mostri più grossi e brutti
ad un suo gesto scappano tutti.
Così ogni bimbo da quel momento
torna a dormire felice e contento,
dorme sereno perché la fatina
farà la guardia ogni mattina.
Le illustrazioni sono morbide e divertenti. Una bella enciclopedia illustrata dei mostri incorniciata da elementi naturali e folletti.
Grazie al rovesciamento di prospettiva favorevole ai mostri, i bambini capiscono che anche loro hanno dei problemi mica da ridere e, magari, si vedono bellissimi, come il mostro del mare

Un mostro del mare
davanti allo specchio
diceva: – Perbacco,
son bello parecchio.
Ho ventidue bocche,
un dente canino,
sei occhi e un dito
davvero carino.
Le zampe son sette,
che cosa mi manca?
La schiena è di un verde
brillante, e un po’ bianca.
I piedi son rossi,
che dir della coda?
È tutta a pallini
giallini, di moda.
Il mostro marino
quel tanto si piacque
che tutto spavaldo
uscì dalle acque.
Ma, fuori, la gente
dal grande spavento
fuggiva veloce
ancor più del vento.
Il mostro diceva:
– Che brutti, che sciocchi,
han solo una bocca
e due soli occhi.
Così con l’umore
cattivo parecchio,
tornò dentro l’acqua,
davanti allo specchio.

Buona lettura quindi, con questo libro che non annoia mai!!

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