L’inizio della scuola. Il sostegno che serve
Elena Bottari Luglio 15, 2013L’inizio della scuola è un momento denso di aspettative ma anche di preoccupazioni! Per molti ragazzi tornare a scuola è un’occasione per rivedere gli amici e riprendere la propria vita sociale. All‘inizio di un nuovo ciclo scolastico, con la prospettiva di un cambiamento radicale di compagni di viaggio e abitudini, serve forse un aiuto in più.
L’iniziale disorientamento, la paura di non essere all’altezza dei nuovi obiettivi, il timore di non fare amicizia con i compagni o di incappare in qualche bullo da strapazzo, possono creare stress e malinconia. Come affrontare la cosa?
- Trasmettendo positività e incoraggiamento
- Suddividendo i problemi in sotto-problemi, cercando di intraprendere azioni risolutive o alleviatrici. Se l’insicurezza è legata alle “performance” scolastiche può essere utile approfondire le materie meno salde con un insegnante che dia ripetizioni o leggendo qualche buon libro “di rinforzo” 🙂 Se il ragazzo o la ragazza teme di non avere amici, può essere utile l’iscrizione a qualche corso (musica, teatro, pittura..) dove possa conoscere persone con cui condividere passioni e momenti che non hanno nulla a che fare con la scuola.
- Comunicando l’importanza della variabile tempo nella costruzione di un sentimento di familiarità con la nuova routine
- Non rimandando ad oltranza
Per chi ritona semplicemente alla scuola dell’anno prima può essere utile riflettere sull’ esperienza appena conclusa concentrando l’attenzione sugli aspetti di maggiore debolezza. Se c’erano dei problemi con qualche insegnante bisogna capire cosa ci sia sotto e cercare di risolvere la questione. Se c’erano problemi di esclusione dal gruppo dei pari il dialogo è il miglior aiuto 🙂
Consigli per la scuola elementare (che adesso dobbiamo chiamare scuola di educazione primaria):
- il primo anno può essere problematico per il passaggio scuola asilo
- è richiesto un comportamento diverso, si gioca solo nell’intervallo, si deve stare seduti tutta la mattina.
- la differenza si fa sentire e spesso i bambini non sono preparati a passare da uno stato di gioco ad uno di studio
Consigli per la scuola media (scuola di educazione secondaria di primo grado):
- problemi di bullismo – se si hanno avuto esperienze simili si tende a diventare diffidenti e ad avere paura, è importante che i ragazzi sappiano che purtroppo può accadere e che devono subito raccontare quanto accade
- problemi di condotta – il passaggio dallo stato di infanzia a quello dell’adolescenza scompiglia non solo il corpo ma anche la testa dei giovanissimi e spesso la loro motivazione allo studio cede e la condotta peggiora. Linea dura ma non troppo
- prime questioni di cuore – adolescenza non fa rima con ormoni ma è lo stesso, va tutto bene finchè tutto va bene ma al primo NO spesso si va in crisi
Consigli per la scuola superiore (scuola di educazione secondaria di secondo grado):
- difficoltà ad accettare le regole perchè si sentono grandi
- spesso problemi con gli insegnanti
Poi ci sono i tratti caratteriali che rendono le questioni enormi o inesistenti, resta però importante ad ogni età sapere che i problemi che nascono sui banchi di scuola si possono e si devono sempre poter raccontare a casa. Per far sì che questo sia possibile non è necessario fare finta di essere amici e dare sempre ragione ai figli, bensì è necessario costruire un rapporto di fiducia per cui il ragazzo/a sa che a casa può confrontarsi con persone adulte che sono pronte ad accogliere i suoi pensieri e a dare i giusti consigli.
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La foto è di The U.S. National Archives
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