Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Omosessualità, come comportarsi con i figli

Elena Bottari Luglio 12, 2013

Una questione cruciale con figli è la convinzione che siano fatti ad immagine e somiglianza dei genitori; spesso su di loro vengono proiettati quei desiderata di madri e padri che non appartengono minimamente all’universo dei figli.

Questo fenomeno è facilmente comprensibile ma non altrettanto facilmente individuabile e più è nascosto nel sottobosco educativo, più può essere dannoso e creare fratture nella relazione. Frequentemente si manifesta quando arriva il momento di iscrivere i figli alle scuole di educazione secondaria di secondo grado. Questo è il momento in cui le fantasie genitoriali possono concretizzarsi e le immagini prendono quasi corpo: “iscriviti al liceo scientifico e poi a medicina, magari avessi potuto farlo io, anche i tuoi insegnanti hanno detto che puoi farcela”. Da qui parte una serie di manipolazioni che fanno immaginare un futuro di persona realizzata, ricca, rispettata ecc ecc. Questo è solo un esempio per evidenziare come possa essere difficile pensare a quel figlio con le sue caratteristiche senza buttare su di lui quelli che sono i nostri pensieri, desideri e modi di intendere il mondo. E’ davvero difficile vedere il proprio figlio come altro da noi, un’altra persona. Su questo atteggiamento c’è un carico di amore, di preoccupazioni, di speranza ma anche una sorta di rivincita rispetto a quelle scelte fatte dai genitori che nel tempo si sono rivelate non all’altezza delle aspettative.

Dei vari progetti che si fanno sui figli ancora oggi un punto fermo è rappresentato dal desiderio che anche loro da adulti creino una loro famiglia, intesa come quella tradizionale di uomo e donna.

E quando il loro progetto di vita è diverso cosa può accadere?

Cosa può accadere in una famiglia quando un figlio trova il coraggio di dichiarare di essere omosessuale o una figlia trova il coraggio di dichiarare di essere lesbica?

Il solo fatto che debba “trovare il coraggio per dirlo” è indicativo della difficoltà che quasi sempre sa di dover affrontare e sa che in quella situazione il soggetto forte è lui o lei in quanto conosce la situazione mentre loro cadono dal pero.

Venire a conoscenza dell’omosessualità di un figlio rappresenta spesso l’inizio di una crisi perché la scoperta viene vissuta come fosse un evento traumatico.

Alla base di questa amplificazione emotiva ci sono molti fattori:

  • la paura del giudizio avrei preferito non saperlo; chissà cosa diranno gli altri; non diciamolo a nessuno; non farti vedere in giro
  • stereotipi e pregiudiziprova a fare una cura che diventi normale; il mondo omosessuale è pericoloso; non troverai lavoro; non avrai mai una famiglia
  • caduta di un’immagine erronea del proprio figlioe io che pensavo che tu fossi normale; cosa ho fatto di sbagliato?

L’aspetto fondamentale da tenere ben presente è che la vita dei figli appartiene a loro. Chiediti se vuoi un figlio o una figlia come vuoi tu o che possa essere felice, senza tradire aspirazioni e desideri profondi.

Lasciar andare i figli verso la loro strada non è facile ma vale la pena fare un percorso in questa direzione. I rapporti veri sono liberi, anche quelli tra genitori e figli 🙂

L’omosessualità fa parte della natura, della cosidetta “normalità”!

Se l’argomento dell’educazione sessuale ti interessa, leggi ancora gli articoli su:

La foto è di Nationaal Archief

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