Psicomamme: genitorialità, consapevolezza e creatività

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Alessio Boni legge Peter Pan

Elena Bottari Marzo 19, 2018

Non tutti gli attori sanno leggere per i bambini come ha saputo fare Paolo Poli, inventando mille voci e cadenze, dando ritmi diversi alla lettura a seconda del personaggio, rappresentando davvero il testo con l’arma potentissima dell’oralità, il mezzo più antico e più suggestivo per tramandare una storia. Alessio Boni è della scuola di Paolo Poli e il risultato di questo suo Peter Pan è avvincente.
Il testo di Barrie è molto complesso e profondamente filosofico: parla del tempo e della dimenticanza, dipinge i bambini per come sono e tira le orecchie, ma al contempo compatisce, i genitori che alla fine si riscattano adottando i bambini perduti. Si “muore” crescendo, si diventa altro e si è dimenticati dopo la morte o dopo una lunga assenza. I bambini sono pronti a morire in combattimento contro Uncino ma sono terrorizzati all’idea di cambiare.  Diventare adulti, restare con i piedi per terra, sembra loro una condanna peggiore della morte.

La lettura di Alessio Boni sa esaltare la magia di questo romanzo rendendo giustizia alla sua saggezza, dispensata da Barrie senza retorica e con sapiente tempismo, tra un’avventura e l’altra.
Quando a casa ci sono quaranta audiolibri ma i bambini scelgono sempre gli stessi tre, vuol dire che non cercano una semplice, anche ottima ma fredda lettura, vogliono qualcosa di molto più arricchente, di più complesso e sottile. Forse non va più di moda leggere per i bambini ma una voce espressiva e capace di assumere infinite sfumature emotive attiva nei piccoli la partecipazione e la curiosità per la lingua, un medium parlato prima che scritto. Gli audiolibri permettono ai piccoli di accedere a storie che non avrebbero ancora l’età di scoprire da soli, per lunghezza o per difficoltà delle parole usate. Ascoltare aiuta a capire la trama ma anche i termini difficili, che si deducono più facilmente se chi legge è un buon lettore per bambini. L’ascolto attiva nei giovani lettori il gusto per l’indagine assieme al gusto per le storie.

Alessio Boni ha una dizione perfetta. Non dà coloriture regionali alla lettura come invece fa Paolo Poli nel suo toscanissimo Pinocchio. L’emotività, i dialoghi, i diversi piani narrativi sono resi in modo altrettanto efficace ed appassionante.

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