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I rilievi e le rispettive altitudini

Elena Bottari Febbraio 21, 2019

Di cosa è fatto il paesaggio? Di pianure, montagne, colline, di alture e di depressioni, insomma di rilievi. I rilievi sono le forme che la superficie terrestre assume per via di forze endogene, per l’erosione, per la spinta di masse di magma o per l’effetto di antichi ghiacciai. Ogni rilievo è classificato in base all’altitudine, ovvero all’altezza rispetto il livello del mare che è considerato il punto zero.

  • Le montagne sono i rilievi superiori ai 600 m di altitudine, possono essere fatte di rocce ignee (magma raffreddato), rocce sedimentarie (strati di detriti che si sono depositati sui fondali marini diventando roccia in milioni di anni) e rocce metamorfiche (il marmo delle Alpi Apuane ne è un esempio).
  • Le colline si attestano sotto i 600 metri. Possono derivare dall’erosione di montagne, dall’accumulo di detriti trascinati dai ghiacciai, detti morene oppure dai movimenti della crosta terrestre o dalla pressione del magma.
  • Gli altopiani superano i 300 m, i bassopiani sono inferiori a questa soglia.
  • Le pianure sono aree di bassa quota, sotto i 300 m di altitudine. Possono essere di erosione, alluvionali, vulcaniche e tettoniche. Sono le aree più popolate e economicamente produttive della Terra. Le pianure alluvionali si formano per effetto dei fiumi e per l’accumulo dei detriti da essi trasportati.
  • Le depressioni sono zone caratterizzate da un’altitudine inferiore alle zone circostanti (depressione relativa) o inferiore al livello medio dei mari (depressione assoluta). Sono depressioni un terzo dei Paesi Bassi, il fiume Giordano, New Orleans, Bangkok e il Lago Eyre, in Australia.

La vegetazione dei rilievi cambia a seconda delle altitudini


Dalla pianura alle alte montagne il paesaggio cambia anche per la diversa vegetazione che lo contraddistingue. Salendo a partire dal livello del mare troviamo:

  1. le latifoglie di pianura (pioppo, salice, ontano, leccio)
  2. le latifoglie di bassa montagna (faggio, la quercia e castagno)
  3. aghifoglie (larice, pino mugo, pino cembro, abete, ginepro)
  4. pascoli e cespugli (rododendro, rosa canina, biancospino)
  5. assenza di vegetazione

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